(Teleborsa) - Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato che ai primi di settembre incontrerà tutti gli amministratori delegati delle compagnie aeree che operano in Italia. "Faremo un tavolo con governo, regioni, compagnie aeree ed aeroporti – ha spiegato durante un'intervista ad Agorà, su Rai 3 – perché qui c'è un far west. Deve finire la competizione tra gli aeroporti che sussidiano le compagnie per strapparsi i voli l'uno con l'altro".

Il ministro si è poi rivolto direttamente a Ryanair. "Parliamo della stessa compagnia che nel tempo ha accumulato una posizione dominante grazie ai sussidi dati dagli aeroporti in competizione tra loro e sanzionata 11 volte dall'Antitrust per aver, essa sì, violato le regole di mercato", ha affermato Urso. "Il nostro provvedimento invece ristabilisce le regole del mercato. Non siamo nel far west in cui il potente è libero di approfittare del più debole", ha aggiunto. Il decreto, ha proseguito Urso, "è in sintonia piena con lo spirito e le regole europee. In quel provvedimento abbiamo definito l'algoritmo come un elemento distorsivo del mercato perché profilava l'utente a seconda del censo".

L'intervista è stata anche l'occasione per tornare sul tema carburanti. Il ministro ha infatti allontanato l'ipotesi di un nuovo sconto sulle accise sul modello di quanto fatto dal governo Draghi. "Dovremmo trovare in altro modo, con altre tasse, 12 mld euro l'anno che sono ben più di quanto è costato il reddito di cittadinanza. In Italia, ha detto, "la tassazione più alta si è realizzata a causa di una serie di interventi dei precedenti governi in anni in cui ha governato la sinistra italiana. Il governo Draghi, a fronte di un'emergenza quando prezzo è arrivato a 2,20 euro, oggi la media è 1,945 ben sotto quella soglia grazie ai nostri interventi, misure efficacissime sulla trasparenza. in quel momento decise un taglio parziale delle accise che è costato agli italiani 1 miliardo al mese".

Il ministro ha poi assicurato che i maggiori incassi fiscali che dovessero derivare dai carburanti andranno a sostegno dei redditi da lavoro. "Il Ministro dell'economia sta preparando la manovra di fine anno che sarà destinata al taglio strutturale del cuneo fiscale per rilanciare l'impresa e il lavoro italiano e consentire a chi ha redditi più bassi di avere un salario dignitoso frutto del proprio lavoro".

Un'ultima riflessione il ministro l'ha dedicata all'aumento dei prezzi, sostenendo l'efficacia delle azioni intraprese dal governo. "Primo l'inflazione a dicembre era al 12%, a luglio era a 5,9%. Cioè si è dimezzata da quando il governo ha realizzato il decreto trasparenza. E secondo l'inflazione in Italia si riduce più velocemente della media dei paesi dell'Ocse. Questi sono i dati", ha dichiarati. "Quel decreto – ha proseguito – ha aumentato i poteri del Garante dei prezzi, una figura istituita nel 2007 ma che nessuno ha conosciuto prima perché non aveva poteri. Oggi tutti lo conoscono perché gli abbiamo dato dei poteri ed una chiara mission".