(Teleborsa) - Il rinvio del primo lancio del nuovo razzo europeo Ariane 6 al 2024, a seguito di un recente test a terra rimasto incompleto, non dipende da Avio ma da altri fornitori, anche se l'azienda di Colleferro potrebbe avere un impatto sull'accelerazione della produzione del motore P120. Lo scrivono gli analisti di Intesa Sanpaolo in una nota, all'indomani di alcune dichiarazioni del direttore generale dell'Agenzia spaziale europea (ESA), Josef Aschbacher.

Una parte dell'ultimo test effettuato il 18 luglio, che prevedeva una breve accensione a caldo del motore Vulcain 2.1, non è stata completata ed è stata rinviata al 29 agosto, ha detto la scorsa settimana l'ESA, spiegando che il 90% degli obiettivi di luglio è stato raggiunto e sono previsti ulteriori test a settembre.

"Dopo questa serie di test abbiamo in programma di confermare una data di lancio per l'Ariane 6", ha detto a Reuters Aschbacher. Alla domanda se fosse corretto ritenere che i piani per un lancio di prova entro la fine dell'anno fossero ormai fuori portata, Aschbacher ha risposto a Reuters: "È corretto dire di sì".

Gli analisti di Intesa hanno ricordato che Avio è fornitore per Ariane 6 del motore P120, che è stato testato con successo.