(Teleborsa) - Il Ministero delle Infrastrutture smentisce le indiscrezioni di stampa che parlano di cancellazioni di opere del PNRR. "Nessuna delle opere immaginate nel PNRR ereditato dall'attuale governo verrà cancellata. Al massimo, saranno finanziate con altri fondi per rispettare gli accordi con l'Europa e assicurare la realizzazione dell'infrastruttura", ribadisce una nota del MIMS, parlando di "ennesima campagna di menzogne".

"Proprio Salvini è determinato a realizzare il collegamento stabile tra Calabria e Sicilia: porterà benefici a tutto il Paese e almeno 100mila posti di lavoro solo nel Sud. E' quindi ridicolo accusarlo di scarsa attenzione per il Mezzogiorno", prosegue la nota, aggiungendo che il Ministero "ha assicurato di utilizzare i fondi europei e anzi si è detto disponibile a gestirne altri, per esempio per rafforzare il piano di riqualificazione delle case e delle periferie. Un obiettivo importante da Nord a Sud, dopo decenni di scarsi investimenti".

Frattanto, Repubblica parla del ricollocamento di 2,5 miliardi di euro destinati originariamente a realizzare infrastrutture al Centro ed al Sud, nell'ambito delle opere inserite nel PNRR, a favore di grandi interventi in Piemonte, Lombardia e Veneto. Tali dati - spiega il quotidiano - sarebbero contenuti in un'informativa del MIT inviata al Cipess, in cui si parla di opere inserite nel PNRR che rischiano di fermarsi nel 2023 per mancanza di una copertura economica.

Tra i progetti definanziati vi sarebbero la ferrovia Roma-Pescara, il raddoppio della Falconara-Orte, la velocizzazione della linea Lamezia Terme- Catanzaro e della Sibari-Porto Salvo in Calabria.