(Teleborsa) - Il prezzo dei contratti futures del gas TTF, utilizzati dagli operatori come benchmark per il mercato europeo, mostra un ribasso dello 0,8% a 38,5 euro/MWh alle 10.40. L'andamento della commodity scambiata sulla piazza di Amsterdam rimane comunque incerto, in quanto gli operatori attendono maggiore chiarezza su potenziali interruzioni della fornitura presso importanti impianti di gas naturale liquefatto (GNL) in Australia.

Le quotazioni del gas sono infatti salite bruscamente la settimana scorsa a causa delle preoccupazioni per un potenziale sciopero in Australia, che potrebbe interrompere fino al 10% delle esportazioni globali di GNL.

Woodside Energy, una delle due società che gestisce gli impianti australiani in questione, ha dichiarato questa mattina che sono stati compiuti "progressi positivi" nei colloqui con i sindacati sulle controversie sui salari. "Si stanno compiendo progressi positivi e le parti hanno raggiunto un accordo di principio su una serie di questioni fondamentali per la forza lavoro - ha dichiarato un portavoce a Reuters - Continuiamo a impegnarci attivamente e in modo costruttivo nel processo di contrattazione".

La minaccia di scioperi ha portato a un aumento dei prezzi del gas in Europa a causa della preoccupazione che i carichi destinati all'Europa possano essere inviati in Asia. Il Vecchio Continente continua comunque a essere in una posizione non preoccupante grazie al sostanziale riempimento degli stoccaggi di gas: secondo gli ultimi dati di Gas Infrastructure Europe, aggiornati al 14 agosto, i livelli di stoccaggio del gas in tutta Europa sono all'89,8%.