(Teleborsa) - "Stiamo imprimendo una significativa accelerazione della remunerazione degli azionisti, pur garantendo alla banca il fabbisogno di capitale che le serve per crescere e rispettando lo scenario regolamentare di riferimento. La nuova policy prevede la distribuzione del 50% dell'utile netto consolidato di competenza di Banca Ifis fino a 100 milioni di euro e del 100% dell'utile superiore a 100 milioni di euro". Lo ha affermato Frederik Geertman, amministratore delegato di Banca Ifis, nella call con gli analisti che ha seguito la pubblicazione della semestrale al 30 giugno 2023. L'istituto ha rivisto al rialzo la guidance di utile 2023 e approvato la nuova politica di dividendi di tipo progressivo.

Analizzando l'andamento dei primi sei mesi dell'anno, l'AD ha spiegato che "la banca continua a sovra-performare il mercato con un'attività commerciale molto robusta" e che ha visto "un impatto apparente trascurabile del tasso di interesse o dell'inflazione (nel 2022 Banca Ifis ha contabilizzato riserve anticipate a fronte dell'impatto dell'inflazione)". In altre parole, "l'impatto dell'inflazione è sostanzialmente controbilanciato dall'efficienza, che si traduce in un solido controllo dei costi".

Geertman ha sottolineato di non vedere "nessun segnale di rischi macro concretizzarsi nell'attività commerciale di Banca Ifis". "Un dato interessante possono essere i giorni di pagamento nel factoring - ha spiegato - e stiamo osservando che sono ai minimi storici tra la nostra clientela; inoltre, la probabilità di default è ancora piuttosto bassa". "Siamo una banca focalizzata sulle PMI e riceviamo molte domande sulla situazione macro - ha aggiunto - ma fin qui non abbiamo segnali di deterioramento nel credit book, anche se ovviamente non si può escludere che possa accadere nei prossimi 12 mesi".

In merito alla revisione al rialzo della guidance per il 2023, ha spiegato che "la banca è diventata, sulla base del suo core business, significativamente più profittevole delle sue performance storiche per una serie di motivi, ovvero la sua trasformazione su diversi ambiti e lo scenario di rialzo dei tassi". Banca Ifis si aspetta un utile netto di 160 milioni di euro nell'intero anno, dopo i 91 milioni di euro registrati nella prima parte del 2023 (circa il 60% della guidance precedente). "Non stiamo semplicemente raddoppiando l'utile del primo semestre per tre elementi: in primis, i costi per l'acquisizione e l'integrazione per Revalea; in secondo luogo, per il fatto che il margine di interesse non salirà come ha fatto nei primi sei mesi; infine, per le provisions, che saranno molto più alte".

Geertman ha aggiunto che "non abbiamo elementi per cambiare la guidance 2024, perché vogliamo vedere come evolve la dinamica del costo del rischio e delle overlays. Quindi considero i target del business plan validi, perché prematuro ritoccarli ora. Siamo on track sulle iniziative strategiche e vogliamo raggiungerle tutte quando faremo un altro piano, per raccontare una nuova visione industriale e non solo finanziaria".

In merito al funding plan, il numero uno di Banca Ifis ha parlato di "azioni gestionali per rimborsare TLTRO da 2 miliardi di euro in scadenza a settembre 2024", con "la liquidità confortevole che consente un possibile rimborso anticipato parziale". Inoltre, ha anticipato emissioni obbligazionarie senior nei prossimi trimestri, oltre a ulteriore incremento della raccolta retail attraverso diversi canali e scadenze.