(Teleborsa) - "Venerdì la Commissione Ue ha dato il via libera alle proposte che il governo ha messo in campo sia relativamente all’approvazione della terza rata con modifiche che alla quarta". Lo ha ricordato il Ministro per gli Affari europei ed il PNRR, Raffaele Fitto, nella sua comunicazione in Aula alla Camera, spiegando che "è stato fatto un lavoro molto complesso ed articolato" e dicendosi "molto soddisfatto" per il "confronto costante" con la UE, che "sta producendo risultati molto positivi" ed ha portato ad " un apprezzamento anche pubblico della Commissione europea".

Fitto ha spiegato che la quarta rata passerà da 16 a 16,5 miliardi, incorporando anche quella parte di risorse della terza rata che hanno subito uno slittamento, e si avvierà a conclusione entro la fine del 2023, consentendo di ricevere l'intera somma prevista di 35 miliardi.

Su un totale di 298 misure, di cui 63 riforme e 235 tra investimenti e subinvestimenti - ha spiegato - sono state proposte delle modifiche su 144 misure. Il Ministro ha quindi chiarito che i progetti si faranno comunque e gli interventi "andranno avanti regolarmente", anche quelli soggetti a modifiche in sede di confronto con la Commisisone Europea.

Fitto ha voluto rassicurare i sindaci che non ci sarà "nessun definanziamento". "Una serie di questi interventi verranno spostati su altre fonti di finanziamento", ha precisato il titolare del PNRR, spiegando "con la Commissione europea avremo la possibilità di capire quali progetti andranno spostati su altre fonti di finanziamento".

Frattanto la risoluzione della maggioranza impegna il governo a coinvolgere il Parlamento sulla revisione del PNRR, comprensiva del capitolo RepowerEu, e chiede a Fitto di "salvaguardare gli interventi esclusi dal PNRR all'esito dell'aggiornamento del Piano, utilizzando altre fonti di finanziamento nazionali disponibili a legislazione vigente" ed "anche mediante la riprogrammazione del Piano nazionale complementare, e ricorrendo alle risorse messe a disposizione dalla programmazione 2021-2027 dei Fondi strutturali e del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027".

Per i piani urbani integrati, Fitto ha promesso "torneranno nella nostra discussione" ed ha spiegato che "servirà una analisi dettagliata per evitare problemi" successivi. Il Ministro ha invece definito "surreale" il dibattito sugli asili nido, da momento che il governo "ha individuato 900 milioni aggiuntivi per un nuovo bando".

Etichettata come "fastidiosa" la polemica sulla valorizzazione dei beni confiscati alla mafia per un importo di 300 milioni, che in base al bando del novembre 2021 avrebbero dovuto portare alle aggiudicazioni entro giugno 2023. "Vogliamo continuare sulla strada di non mantenere gli impegni? - ha domandato il Ministro - O vogliamo aprire il tema che questi interventi sono coerenti con interventi del Fondo di Sviluppo e Coesione?"