(Teleborsa) - Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), presieduto da Giovanni Gorno Tempini, ha approvato oggi la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2023, presentata dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale, Dario Scannapieco.



Approvate anche nuove operazioni per oltre 300 milioni, che comprendono finanziamenti e investimenti per il sostegno a territori e imprese e lo sviluppo della cooperazione internazionale.



Inoltre, in linea con il Piano Strategico 2022-2024 è stata approvata la prima Relazione non finanziaria semestrale del Gruppo.


I risultati del semestre

Nel primo semestre, il Gruppo CDP ha impegnato risorse per circa 11,5 miliardi, dato in linea con quello del primo semestre 2022, che includeva però operazioni one-off di importo significativo. Al netto di queste operazioni la crescita sul semestre sarebbe di circa il 120%. Continua l’incremento del focus sugli impieghi ad alto impatto per il Paese: l’attività del Gruppo ha infatti consentito l’attivazione di investimenti per complessivi 32,4 miliardi di euro, con un effetto leva di 2,8 volte le risorse impegnate nel periodo.



Coerentemente con il Piano Strategico si consolida il sostegno alle amministrazioni pubbliche, anche nell’ambito del PNRR, con attività di advisory e gestione di fondi pubblici, nazionali ed europei per garantirne l’attuazione nel rispetto delle tempistiche fissate. Al 30 giugno 2023 CDP ha sottoscritto 14 Piani delle Attività, per un valore di iniziative sostenute di circa 48 miliardi, e ha assegnato circa 220 milioni di euro per consentire la realizzazione di progetti di interesse pubblico relativamente a fondi in gestione.



Lo stock di crediti di CDP è in crescita a 121 miliardi (120 miliardi a fine 2022), con il totale dell’attivo che si attesta a 394 miliardi, in lieve riduzione rispetto al dato di fine 2022 (401 miliardi).



Quanto ai risultati economici, l’utile netto di CDP è di circa 1,9 miliardi, in crescita di 416 milioni (+28%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un risultato raggiunto anche grazie alla crescita del margine di interesse e dei dividendi. L’utile netto consolidato è pari a 2,8 miliardi (3,7 miliardi nel primo semestre 2022), un decremento riconducibile al risultato di alcune partecipate che avevano beneficiato di risultati estremamente positivi nel primo semestre del 2022.



Tra le altre iniziative di rilievo si segnalano: l’approvazione della prima Relazione non finanziaria semestrale del Gruppo, il collocamento del primo Green Bond e la prima emissione obbligazionaria in dollari di CDP (“Yankee Bond”). Inoltre, è stata inaugurata la nuova sede dell’ufficio di rappresentanza a Bruxelles che consentirà un rafforzamento delle relazioni bilaterali con istituzioni e società europee e agevolerà iniziative di sistema sui temi chiave per l’Italia sul fronte dello sviluppo sostenibile.




“Nonostante la portata degli shock che in questi anni hanno contraddistinto lo scenario globale, in un contesto caratterizzato da segnali di rallentamento della crescita, l’economia italiana resta complessivamente resiliente”, dichiara il Presidente di Cassa Depositi e Prestiti Giovanni Gorno Tempini: “In questo quadro i nostri risultati mostrano che Cassa ha saputo raccogliere le sfide di un mondo che è cambiato, confermando il proprio forte impegno sul fronte dello sviluppo sostenibile e inclusivo. Sono numeri che pongono le basi per una crescita del ruolo di CDP come motore trainante dell’economia del Paese e come istituzione sempre più vicina alle esigenze dei territori e delle persone”.



“I dati relativi ai primi 18 mesi del nostro Piano Strategico dimostrano l’efficacia e la qualità delle scelte adottate”, evidenzia l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Cassa Depositi e Prestiti Dario Scannapieco. “Gli 11,5 miliardi di risorse impegnate, in forte crescita rispetto ai primi sei mesi del 2022, e i 32,4 miliardi di investimenti attivati, ci hanno consentito di arrivare al giro di boa del Piano avendo già superato il 60% degli obiettivi previsti per il triennio 2022-2024. Il nostro lavoro ci ha portato ad essere inoltre sempre più internazionali, come testimoniato dal debutto sul mercato obbligazionario statunitense e dall’inaugurazione di una nuova sede a Bruxelles. Oggi possiamo svolgere appieno il nostro ruolo e costruire per il nostro Paese un percorso di crescita condiviso con gli altri protagonisti dello scenario globale”.