(Teleborsa) - L'obiettivo di crescita per il 2023 indicato dal DEF "è ancora pienamente alla portata". E' quanto asscura il Ministero dell'Economia e delle Finanze, nel giorno in cui l'Istat ha certificato una contrazione del PIL italiano nel secondo trimestre dell'anno, peggio di Francia e Germania.

Il PIL ha registrato infatti una flessione dello 0,3%, nel secondo trimestre del 2023, dopo che nel primo trimestre dell’anno la crescita era risultata positiva in misura dello 0,6%. In termini di variazione acquisita, per il 2023 la crescita si attesta nel secondo trimestre allo 0,8%, in leggera discesa rispetto al valore del primo trimestre, che era stato pari allo 0,9%.

Il MEF precisa ancora che "continuerà a perseguire" il target di crescita. previsto per quest'anno attorno all'1%, mentre si portano avanti "le politiche economiche di responsabilità prudente apprezzate e riconosciute come valide in ambito internazionale".

"L'arretramento del PIL nel secondo trimestre stimato dall'Istat, lievemente superiore alle più recenti stime interne, appare principalmente dovuto alla caduta del valore aggiunto dell'industria, mentre i servizi hanno continuato a crescere, seppure a un ritmo più moderato", sottolinea il MEF, ricordando che "sui risultati hanno influito, in particolare, la flessione del ciclo internazionale dell'industria, il rialzo dei tassi di interesse e l'impatto della fase prolungata di rialzo dei prezzi sul potere d'acquisto delle famiglie; in Italia, come nel resto d'Europa, la fiammata inflazionistica à stata una delle conseguenze negative del conflitto in corso, che continua a rappresentare il principale fattore d'incertezza".

"In ogni modo - conclude il Ministero - tale dato allo stato non influisce sulla previsione annua formulata nel DEF; questo obiettivo di crescita è ancora pienamente alla portata e si continuerà a perseguirlo.

"Il Governo continuerà ad operare per assicurare l'attuazione degli investimenti pubblici e del PNRR a sostegno della crescita e per favorire l'ulteriore discesa dell'inflazione" conclude la nota del dicastero di Via XX Settembre.