(Teleborsa) - Elica, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione di cappe e piani aspiranti da cucina, ha chiuso il primo semestre 2023 con ricavi pari a 254,5 milioni di euro (-12,3% sullo stesse periodo del 2022), in un mercato volatile caratterizzato dalla riduzione dei volumi e da nuove misure di destocking che hanno impattato la divisione motori. La divisione Cooking, che rappresenta il 76% del fatturato totale, ha registrato una flessione del -15%. La divisione Motori, che rappresenta il 24% del fatturato totale, mostra i primi segnali di rallentamento, manifestando una leggera contrazione delle vendite pari al -2,8%.

L'EBITDA normalizzato è pari a 26,1 milioni di euro, in linea con le aspettative rispetto ai 30,4 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente, con un margine sui ricavi del 10,2% (10,5% nel 1H 2022). Il risultato di pertinenza del gruppo normalizzato è pari a 8,5 milioni di euro (-38,3%).

"Il mercato nel secondo trimestre è stato ancora più complesso delle nostre aspettative - ha dichiarato l'AD Giulio Cocci - Siamo stati bravi a reagire velocemente, difendere le nostre quote e tornare ad un margine in linea con la chiusura dello scorso anno, il migliore degli ultimi trimestri. Merito del team e di tutti i nostri collaboratori che hanno dato il massimo".

"Per la seconda parte dell'anno non ci aspettiamo un mercato in ripresa, ma questo non ci fa paura - ha aggiunto - Quello di Elica è un progetto di lungo periodo, dobbiamo gestire il presente generando risorse per continuare ad investire nel nostro futuro: gamma completa nel cooking, Heat-pumps e Idrogeno nei motori. Proprio guardando al futuro abbiamo appena avviato in Messico una nuova linea produttiva di piani induzione aspiranti: vogliamo essere i primi a cogliere le enormi opportunità di un segmento che cresce in Nord America anche nel difficile contesto attuale".

Elica sottolinea che, nonostante la situazione di mercato, è stata in grado di preservare i margini, grazie alla flessibilità del modello di business e al contenimento dei costi di G&A, registrando un incremento nel secondo trimestre di circa 80bp sul margine operativo rispetto agli ultimi trimestri. Il semestre è stato inoltre caratterizzato da una solida generazione di cassa operativa grazie alla corretta gestione del circolante e alla riduzione dei Capex.