(Teleborsa) - DiaSorin, multinazionale italiana attiva nel campo della diagnostica e inclusa nel FTSE MIB, ha chiuso il primo semestre del 2023 con ricavi pari a 576 milioni di euro, pari a -16% (-16% a tassi di cambio costanti) rispetto al 1° semestre 2022. A parità di perimetro di consolidamento, la variazione è pari a -14% (-14% a tassi di cambio costanti) mentre, al netto del business COVID, si registra una crescita del 4% (+4% a tassi di cambio costanti).

L'EBITDA Adjusted è pari a 190 milioni di euro, -29% rispetto al 1° semestre 2022, con un’incidenza sui ricavi pari al 33%. La riduzione della marginalità rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente è principalmente dovuta ai minori ricavi COVID e alla conseguente diminuzione di leva operativa. L'utile netto Adjusted è pari a 113 milioni, -33%.

L'indebitamento finanziario netto consolidato è pari a -861 milioni (-907 milioni al 31 dicembre 2022). La variazione, pari a +46 milioni, è il risultato della generazione di cassa operativa del periodo e degli incassi relativi alla cessione del business della Flow Cytometry, parzialmente compensati dal pagamento di dividendi per 58 milioni e dall’acquisto di azioni proprie per 23 milioni.

DiaSorin conferma la guidance per l'esercizio 2023. In particolare, si aspetta ricavi totali in calo del 14%, ricavi a parità di perimetro di consolidamento in calo dell'11% e EBITDA Adjusted Margin di circa il 34%.