E' quanto emerge dall'ultimo rapporto dell'Eurostat, secondo cui il leggero calo è da imputare all'accelerazione del PIL, che ha più che compensato l'aumento del debito in termini assoluti.
I rapporti più elevati si registrano in Grecia (al 168,3%), Italia (al 143,5%), Portogallo (113,8%), Spagna (112,8%), Francia (112,4%) e Belgio (107,4%). I più contenuti in Estonia (17,2%), Bulgaria (22,5%), Lussemburgo (28,0%) e Danimarca (29,4%).
Quanto al rapporto deficit/PIL si è attestato in Eurozona al 3,2% dal 4,7% precedente e nell'intesa UE al 3% dal 4,5% del trimestre precedente. Un risultato determinato dal combinato del contenimento della spesa e dell'accelerazione del PIL.
I rapporti deficit/Pil più alti registrano in Ungheria (-11,1%), Romania (-6%) e, fra le principali economie, in Francia (-5,1%). Il Portogallo evidenzia addirittura un surplus (2,8%).
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