(Teleborsa) - La SAC, società di gestione dell’aeroporto di Catania, si prepara a trasferire buona parte della propria operatività nello scalo militare di Sigonella, dopo il via libera ministro della Difesa italiana, Guido Crosetto, a conclusione di un colloquio con il governatore della Regione Siciliana, Renato Schifani.
Il dirottamento del traffico aereo dallo scalo di Fontanarossa avverrà con il coordinamento dell’Aeronautica Militare Italiana e non coinvolgerà le forze statunitensi che vi sono stanziate. Nel pomeriggio si è svolta una riunione organizzativa per mettere in atto la soluzione apparsa più idoneo per fronteggiare i disagi causati dall’attività ridotta dell’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania, dopo l’incendio scoppiato all’interno del Terminal A nella notte tra domenica 16 e lunedì 17 luglio.
Nino Minardo, Presidente della IV Commissione Difesa della Camera, ha definito una soluzione di buon senso l’uso dello scalo militare di Sigonella per fronteggiare l’emergenza determinata dal rogo dell’aeroporto di Catania, che potrà aiutare a evitare settimane intere di caos nel sistema aeroportuale siciliano. La decisione di dirottare parte del traffico aereo da Catania a Sigonella è stata assunto dopo che la Gesap, gestore dell’aeroporto di Palermo, aveva dichiarato non potere accettare più voli non operabili dal Fontanarossa.
Nella giornata odierna, ITA Airways ha riprogrammato i voli sullo scalo di Comiso, mentre Ryanair ha continuato a operare su Trapani, dove ha una delle sue basi italiane. Intanto, all’aeroporto di Catania si procederà ad aumentare gradualmente le attività concentrate al Terminal C, passando dai due voli all’ora a quattro e successivamente fino a 7 partenze orarie.
Il Terminal A resterà chiuso almeno fino al 25 luglio.