(Teleborsa) - Il caldo africano che potrebbe prolungarsi in varie parti della Penisola per sette giorni ha fatto scattare ieri i primi due bollini rossi nelle città di Roma e Rieti. Da oggi è, invece, prevista la massima allerta in 8 centri urbani, che scenderanno a 7 mercoledì 12 luglio, come indicato dal bollettino del ministero della Salute, che monitora le ondate di calore. Anche questa estate dunque l'Italia è alle prese con le alte temperature – che in alcune aree potrebbero superare i 40 gradi – come è già successo lo scorso anno, quando il nostro – secondo uno studio coordinato dal Barcelona Institute for Global Health pubblicato su Nature Medicine – è stato il Paese europeo con più vittime per il caldo: 18.100 su un totale di 61.672, seguito da Spagna (11.324) e Germania (8.173).



Ieri sono state Roma e Rieti le città più colpite dal caldo, con allerta rossa che certifica condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive. Allerta che due città che mantengono per tre giorni consecutivi. Da oggi alle due città del Lazio si aggiungono col bollino rosso anche Bolzano, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia e Torino mentre mercoledì saranno 7: Roma, Rieti, Firenze, Frosinone, Latina, Perugia e Bologna. E in base alle previsioni, il clima rovente non darà tregua per questa settimana.

Secondo ilMeteo.it durerà almeno per altri 7 giorni l'ondata di caldo africano con temperature massime ben oltre i 40 gradi e nuovi possibili record. "Nei prossimi giorni – rileva Antonio Sanò, fondatore de ilMeteo.it – sono previsti picchi di temperatura fino a 35-37 gradi sulle pianure del Nord, fino a 38 al Centro, e addirittura fin sopra i 42 sulle due Isole Maggiori". La giornata più calda, aggiunge, potrebbe essere domani quando, in alcune località della Sardegna, potrebbero addirittura toccarsi i 45 gradi, se non oltre. Sanò ricorda che il record assoluto di temperatura massima in Italia è di 48,8°C, registrato nell'agosto 2021 in provincia di Siracusa; si rischia di battere un valore ritenuto quasi inarrivabile solo fino a pochi anni fa.

Non andrà meglio neanche nelle ore notturne, evidenzia Sanò, poiché le notti saranno tropicali con umidità alle stelle (afa) e valori che non scenderanno al di sotto dei 22-23 gradi su gran parte del Paese.

Da giovedì, l'alta pressione perderà un pò della sua forza al Nord: l'ingresso di correnti d'aria più instabili in quota pilotate da una depressione centrata sulle isole britanniche potrebbe fungere da innesco per lo scoppio di qualche forte temporale specie sulla Lombardia e poi sul Triveneto.






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