(Teleborsa) - L'andamento di inflazione e prezzi alla produzione cinesi a giugno 2023 alimentano le preoccupazioni sui rischi di deflazione e aggiungono pressioni per un ulteriore stimolo economico da parte del governo.

Secondo il National Bureau of Statistics, l'inflazione ha registrato un incremento tendenziale dello 0%, dopo il +0,2% del mese precedente e rispetto al +0,2% atteso dagli analisti. Questo è stato il tasso più debole dal febbraio 2021. L'inflazione core, che esclude i costi volatili di cibo ed energia, è scesa allo 0,4% dallo 0,6%.

Un freno importante ai prezzi al consumo il mese scorso sono stati i prezzi della carne di maiale, un alimento base nella dieta cinese, che è diminuito del 7,2% rispetto all'anno precedente.

Rispetto al mese precedente, invece, i prezzi al consumo mostrano una decrescita dello 0,2%, a fronte del +0% del consensus, dopo il -0,2% precedente.

Frenano ancora i prezzi alla produzione, che a giugno hanno mostrato un decremento tendenziale del 5,4%, più grande delle attese (-5%), a fronte del -4,6% del mese precedente.