(Teleborsa) - Riflettere insieme a Authority, imprese e consumatori sul tema degli Over The Top e del rapporto con Consumatori e TELCO. Questo l'obiettivo del convegno "OTT e consumatori: rischi e benefici", organizzato da Consumers' Forum in collaborazione con TIM. Aperto da Salvatore Rossi presidente di TIM, il convegno è stato introdotto e moderato da Sergio Veroli presidente di Consumers' Forum. Ne hanno riflettuto insieme Guido Scorza, componente del Garante per la protezione dei dati personali, Giacomo Robustelli head of International and European Regulatory & Institutional Affairs TIM, Guido Stazi segretario generale Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Giovanni Santella vice segretario Generale e Direttore Direzione tutela dei consumatori Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Andrea Stazi Regulatory Affairs lead South Europe & Academic Outreach EU, Google and Public Policy South Europe, Anna Rea presidente ADOC Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori. La relazione di apertura è stata affidata a Fabio Bassan, ordinario di Diritto dell'Unione Europea all'Università di Roma Tre.


"Il ruolo degli OTT nel mercato globale – ha detto Veroli – è cresciuto in maniera rapida ed esponenziale, con effetti positivi e negativi sulla vita dei cittadini. Solo negli ultimi tempi le Istituzioni europee e le Authority degli Stati membri, hanno messo a punto vincoli regolatori per governare la rivoluzione digitale in atto e ristabilire gli equilibri di mercato. La regolamentazione digitale europea apre a grandi opportunità ma serve rafforzare la giusta tutela ai consumatori e armonizzare il rapporto tra OTT e TELCO. È infatti fondamentale garantire ai cittadini diritti quali l'accesso universale a internet, l'adeguata protezione della propria privacy, la formazione di base necessaria per contrastare le diseguaglianze, le fake news e l'analfabetismo funzionale".

"Le gigantesche imprese, prevalentemente americane, definite over-the-top – 'sopra le reti' – stanno rivoluzionando il mondo. La vita di tutti noi – ha affermato Rossi – ne viene toccata, nel momento in cui mandiamo un messaggio whatsapp, o facciamo una videochiamata su una delle tante piattaforme di lavoro in remoto, ci intratteniamo su un social o vediamo un filmato in streaming sul nostro smartphone. Tutto passa per Internet e va direttamente ai consumatori finali, senza alcuna valorizzazione delle tradizionali infrastrutture di rete. Formidabili opportunità per i consumatori, ma anche grandi pericoli, soprattutto per la loro privacy. Per gli operatori di telecomunicazione di tutto il mondo è una somma ingiustizia, perché internet passa per le loro reti, che richiedono costosissimi investimenti di manutenzione e sviluppo, a cui gli OTT non contribuiscono. È un problema regolatorio, di disequilibrio sul mercato, a cui in Europa si sta solo ora mettendo mano".