(Teleborsa) - Nulla di fatto per l'assegnazione dei diritti TV su calcio per il quinquennio 2024/2029. La Lega di Seria A, al termine dell'assemblea, non ha scelto alcuna offerta fra quelle pervenute, optando per un altro giro di trattative private prima di effettuare la scelta di quella migliore. Il prossimo tentativo il 14 luglio in occasione della prossima assemblea.

"L’assemblea ha deciso di deliberare una proroga per le trattative private, che proseguiranno nelle prossime settimane", ha affermato il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini, aggiungendo "siamo arrivati nel momento decisivo".

"Abbiamo semplicemente replicato quanto previsto dalle linee guida e dal bando, che prevedono che le trattative private potessero essere prorogate di un ulteriore termine, massimo 30 giorni", ha spiegato Casini a proposito del rinvio alla prossima assemblea e non ha voluto dare cifre, precisando "le buste sono state aperte, ma non è stato comunicato l'importo in assemblea, visto che non è stato considerato un importo definitivo, proprio perché le trattative sono in corso".

Il bando di gara prevedeva 8 proposte con una cifra minima fissata in 1,2 miliardi di euro, ma le offerte arrivate si sono rivelate troppo basse, per cui la Lega si è vista costretta a procedere con le trattative private e sta valutando ora tre diverse opzioni, nella speranza di incassare almeno 900 milioni di euro.

Attualmente sono 3 i broadcaster interessati a trasmettere le partite di Serie A - Sky, Dazn e Mediaset - che potrebbero dar luogo a tre diverse combinazioni: la prima combinazione è quella in essere oggi Sky-Dazn; la seconda Dazn-Mediaset con 9 partite in esclusiva e 1 in chiaro diffusa da Mediaset; la terza prevede la tripla combinazione Dazn-Sky-Mediaset con 1 partita in chiaro trasmetta dal Biscione. Secondo quanto riferito dal Presidente della Lega Casini resta "in campo" l'ipotesi del canale della Lega già previsto dal bando.

(Foto: Pure-football CC BY-SA 3.0)