(Teleborsa) - I negoziatori della presidenza del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sull'attuazione delle riforme di Basilea III, che toccano principalmente il regolamento sui requisiti patrimoniali delle banche. Gli accordi di Basilea III sono stati raggiunti dall'UE e dai suoi partner del G20 in sede di Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria con l'obiettivo di rendere le banche più resilienti a possibili shock economici. Basilea III comprende una serie di misure volte a migliorare le norme prudenziali, la vigilanza e la gestione dei rischi delle banche in risposta alla crisi finanziaria mondiale del 2007-2008.
In base all'accordo provvisorio, i negoziatori hanno concordato come implementare il cosiddetto "output floor", limitando la variabilità dei livelli patrimoniali delle banche calcolati utilizzando modelli interni, e le opportune disposizioni transitorie per consentire agli operatori di mercato un tempo sufficiente per adattarsi.
I negoziatori hanno inoltre convenuto di apportare miglioramenti alle aree del rischio di credito, del rischio di mercato e del rischio operativo. Hanno inoltre convenuto di prevedere un'ulteriore proporzionalità nelle norme, in particolare per gli enti piccoli e non complessi.
L'accordo per l'attuazione delle regole di Basilea III arriva a pochi mesi di distanza dal fallimento di alcune banche statunitensi, tra cui Silicon Valley Bank, e dell'acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. "Si tratta di un importante passo avanti che contribuirà a garantire che le banche europee possano continuare a operare anche in caso di shock esterni, crisi o emergenze", ha detto Elisabeth Svantesson, ministra delle Finanze della Svezia, che detiene la presidenza di turno dell'UE.
L'accordo include anche un quadro armonizzato di "competenza e onorabilità" per valutare l'idoneità dei membri degli organi di gestione delle istituzioni e dei titolari di funzioni chiave. Analogamente, è stato anche raggiunto un accordo sulle norme per salvaguardare l'indipendenza della vigilanza, in particolare prevedendo un cooling-off period minimo per il personale e i membri degli organi di governo delle autorità competenti prima che possano assumere incarichi negli enti vigilati e un limite al tempo in carica per i componenti degli organi di governo.
I negoziatori hanno inoltre concordato un regime prudenziale transitorio per le criptovalute e modifiche per migliorare la gestione dei rischi ESG da parte delle banche.
In base all'accordo provvisorio, i negoziatori hanno deciso di armonizzare i requisiti minimi applicabili alle succursali di banche di paesi terzi e la supervisione delle loro attività nell'UE.
L'accordo è stato concordato "ad referendum" ed è quindi provvisorio in quanto deve ancora essere confermato dal Consiglio e dal Parlamento prima di poter essere formalmente adottato.