(Teleborsa) - I prezzi europei del gas naturale sono in aumento, con gli investitori che mostrano nervosismo dopo la ribellione del weekend in Russia, i cui effetti sull'evoluzione della guerra in Ucraina o sui mercati delle materie prime non sono ancora chiare. Il prezzo dei contratti futures del gas TTF, utilizzati dagli operatori come benchmark per il mercato europeo, mostra un rialzo del 12,3% a 36,5 euro/MWh alle 9.00 ora italiana.

Il drammatico ammutinamento dei mercenari del Gruppo Wagner durante il fine settimana è l'ultimo fattore che si aggiunge alla volatilità di questa materia prima. Il prezzo del gas si era infatti già ripreso dai minimi a quota 23 euro/MWh di inizio mese, soprattutto a causa delle preoccupazioni sul lato dell'offerta.

"Sinora la maggior parte delle variabili chiave che influenzano i prezzi del gas (offerta, domanda, stoccaggio, condizioni meteorologiche, concorrenza con l'Asia e rischi geopolitici) hanno avuto un impatto ribassista o neutrale sui prezzi, ma le cose potrebbero cambiare nel corso dell'estate", avevano scritto gli analisti di Intesa Sanpaolo in una nota datata 16 giugno.

Infatti, "diversi rischi continuano ad offuscare l'orizzonte e il mercato del gas potrebbe tornare nuovamente in deficit, complicando il processo di riempimento degli stoccaggi europei in vista dell'inverno e alimentando pressioni rialziste sui prezzi di gas e gas naturale liquefatto (GNL)", veniva fatto notare.

Anche i prezzi del petrolio sono in aumento nella giornata odierna, anche se non mostrano strappi particolari. Il Brent guadagna lo 0,70% a 74,5 dollari al barile, mentre il WTI sale dello 0,74% a 69,7 dollari al barile.

"Sebbene i rischi immediati relativi all'offerta siano scomparsi, il mercato dovrà probabilmente iniziare a scontare un premio al rischio maggiore per il petrolio, data la crescente instabilità in Russia - hanno scritto gli analisti di ING in una nota - Quanto di un premio di rischio dipenderà davvero da come verranno affrontate le conseguenze della fallita insurrezione".