(Teleborsa) - "Chi è saggio non teme il volgo": è un brano di Seneca che mostra all'amico Lucilio come i precetti della filosofia possano guidare alla virtù in mezzo ai falsi valori, il testo deciso dal ministero dell'Istruzione per la seconda prova, latino, al liceo classico.

Oggi i 536.008 maturandi (521.015 candidati interni e 14.993 esterni) sono tornati sui banchi per la seconda prova che riguarda le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio. Ieri la prima prova di italiano - nelle tracce per il tema si andava da Quasimodo a un testo di Piero Angela, da Moravia alla Fallaci, ma anche 'L'elogio dell'attesa nell'era di WhatsApp' -,

Latino, dunque, al Liceo classico, Matematica al Liceo scientifico, Economia Aziendale per gli Istituti tecnici del Settore economico indirizzo "Amministrazione, Finanza e Marketing", Progettazione, costruzioni e impianti per l'indirizzo "Costruzioni, Ambiente e Territorio" alcune delle discipline sulle quali gli oltre 500mila si cimentano.

Per quanto riguarda gli 8 quesiti della prova di matematica del liceo scientifico, diversi di questi riguardano l'analisi matematica - dall'applicazione del Teorema di Rolle allo studio degli zeri di una funzione - combinati con alcuni di geometria (es, dimostrazioni su triangoli e parallelepipedi) e di geometria analitica. Infine - rende noto Skuola.net -, un quesito sul calcolo delle probabilità, inerente un dado truccato.

E, nelle scorse ore, agli studenti impegnati in quella che è considerata da sempre la prima grande prova anche di vita, è arrivato anche il messaggio di incoraggiamento della Premier Meloni: "Non abbiate paura. Vivete tra voi questi attimi come tra i più importanti della vostra vita, perché così sarà", ha detto la presidente del Consiglio intervenendo nella diretta web “Notte prima degli esami”, inviando un personale augurio a tutti i maturandi.

"Siate creativi, buttatevi a capofitto nel vostro sogno, qualsiasi sia. Credeteci con tutte le vostre forze per realizzarlo. Voi siete i protagonisti di quel libro che si chiama vita.
Vale la pena di vivere e di leggere quel libro con tutta l’intensità possibile".