(Teleborsa) - Il Decreto PA Bis, in Consiglio dei Ministri questa sera, contiene anche misure per il mondo dell’istruzione. Leggendo la bozza del decreto legge, sarebbero due gli articoli che riguardano la scuola: uno sul reclutamento del personale scolastico ed i concorsi; il secondo contenente misure che prevedono le assunzioni al Ministero dell’Istruzione e del Merito.
"Se il testo verrà confermato nel decreto legge in approvazione sono in arrivo delle modifiche suggerite dall’Anief, in particolare su assunzioni per gli idonei del concorso ordinario, sui docenti ingabbiati, sui laureati e sui nuovi concorsi", commenta Marcello Pacifico, presidente del sindacato della scuola Anief, che aggiunge "stiamo seguendo con attenzione l’evoluzione legislativa delle nuove disposizioni e faremo di tutto, per quanto possibile ad un sindacato, perché vengano approvate".
Ma cosa cambia per la scuola con il dl PA Bis? All’articolo 17 sono previste modifiche ai concorsi, sia per la prova scritta che per l’orale. Per la prova scritta, durante il periodo di attuazione del PNRR, sono previsti più quesiti a risposta multipla per l’accertamento delle conoscenze e competenze in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico-metodologico, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese, mentre al termine del periodo di attuazione del PNRR, vi sarà la possibilità di optare per una prova scritta con più quesiti a risposta aperta volta all’accertamento delle medesime competenze. Modifiche previste anche per la prova orale, che sarà volta ad accertare le conoscenze e le competenze sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale si partecipa, nonché le competenze didattiche e l’abilità nell’insegnamento anche attraverso un test specifico.
Modifiche in arrivo anche alle graduatorie dei concorsi ordinari, che diventano a esaurimento così come previsto dal comma 2 dell’articolo 17, ed al percorso di formazione degli insegnanti, che possono anche essere svolti, a esclusione delle attività di tirocinio e di laboratorio, con modalità telematiche, comunque sincrone, in misura non superiore al 50 per cento del totale (attualmente è al 20%). Quanto ai docenti ingabbiati, il decreto legge dovrebbe intervenire al comma 3 sopprimendo la parte relativa al dlgs del 13 aprile 2017 che prevedeva una consistenza numerica di abilitati e quindi ci si stacca dal fabbisogno, senza limiti delle cattedre.
Nell’articolo 18 si prevedono misure per il rafforzamento delle funzioni di controllo e ispettive del Ministero riguardanti le istituzioni scolastiche, l’organizzazione e il funzionamento del sistema terziario di istruzione tecnologica superiore e del sistema di istruzione e formazione professionale (IeFP). Per questo motivo viene aumentato l’organico di 2 posizioni dirigenziali di livello generale e di 8 posizioni dirigenziali amministrative di livello non generale. Il Ministero è inoltre autorizzato a reclutare, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, 40 unità di personale da inquadrare nell’Area dei funzionari del CCNL Comparto Funzioni Centrali 2021, attraverso procedure concorsuali pubbliche o lo scorrimento di graduatorie di concorsi pubblici. Per l’anno 2023 è stata autorizzata una spesa di 635.507 euro, inclusi 300.000 euro per la gestione delle procedure concorsuali e 167.754 euro per le spese di funzionamento legate alle nuove assunzioni e posti dirigenziali.