(Teleborsa) - L'assemblea dei soci di Officine CST, società specializzata nella gestione di portafogli di crediti performing e non performing vantati verso Pubbliche Amministrazioni, ha approvato il bilancio 2022, chiuso con risultati record. Il totale attivo è cresciuto più del 75% a quota 146 milioni di euro, il patrimonio netto ha raggiunto quota 63 milioni di euro (rispetto ai 51 milioni di euro del 2021), comprensivo dell'utile netto pari a circa 12 milioni di euro.

L'attività di investimento, principalmente in crediti nei confronti di Pubbliche Amministrazioni in stress finanziario, ha trainato il risultato positivo portando l'ammontare del portafoglio crediti acquistati iscritti nell'attivo di bilancio a 117 milioni di euro al 31 dicembre 2022 rispetto ai 54 milioni di euro del 2021, si legge in una nota della società di proprietà del fondo Cerberus, presieduta da Roberto Nicastro e guidata dall'amministratore delegato Paolo Gesa. Il volume degli incassi sugli investimenti diretti ha superato 45 milioni di euro, in crescita del 30%.

"Archiviato un ottimo 2022, anche il primo trimestre 2023 ha confermato il trend positivo intrapreso, con livelli record sia in termini di nuovi acquisti che di incassi sul portafoglio d'investimento - ha commentato l'AD Paolo Gesa - La maggior complessità del contesto di riferimento, dovuto in particolare all’inasprimento delle condizioni finanziarie, rappresenta un'opportunità per gli operatori del distress credit che come noi hanno attuato una crescita oculata e selettiva".