(Teleborsa) - Parmacotto, storica azienda emiliana attiva nella produzione di prosciutto cotto, non esclude la quotazione in Borsa per continuare a finanziare la propria crescita. "Il piano è di raggiungere i 200 milioni di ricavi entro il 2025. Per il futuro non abbiamo piani dettagliati, ma l'opzione di quotarci in Borsa è in valutazione ed è la soluzione più probabile", ha affermato l'amministratore delegato Andrea Schivazappa in una intervista ad Affari&Finanza.

Schivazappa ha spiegato che l'ultimo periodo "per il nostro mercato è stato un periodo molto duro, soprattutto il 2022, con l'aumento dei prezzi di energia e materie prime e i conseguenti tagli della marginalità di 6/7 punti rispetto al passato. Nonostante ciò, siamo passati da un fatturato consolidato di 100 milioni nel 2020, a 127 nel 2022, a una previsione di 150 milioni per quest'anno".

A spingere i risultati è stato anche il focus sugli USA, dopo che nel 2019 Parmacotto ha acquisito il 70% dell'americana Cibo Italia. "Abbiamo deciso di puntare sul mercato del Nord America poiché pensiamo ci siano ampi spazi di sviluppo per i nostri prodotti - ha detto l'AD - Oggi l'export, concentrato prevalentemente negli USA dove stiamo pianificando l'apertura di uno stabilimento produttivo, vale circa il 20% del fatturato e a fine anno contiamo che la percentuale salirà al 30%".