(Teleborsa) - Inflazione, cambiamento climatico e contesto geopolitico sono considerate dai CEO le principali minacce per i prossimi 12 mesi. L'inflazione preoccupa anche i consumatori, con il 42% che dichiara di aver eliminato le spese non essenziali. E' quanto emerge da un’analisi di PwC sulla filiera agroalimentare e lo spreco alimentare che riassume alcune evidenze emerse dalla 26th Annual Global CEO Survey, concentrandosi, in particolare, sulle sfide del presente che imprese e consumatori devono affrontare.


Tra le sfide citate, il climate change è una di quelle che allarma maggiormente il settore agroalimentare, nonostante la produzione alimentare sia responsabile del 26% delle emissioni globali di gas serra.

Guardando in particolare all'Italia, emerge che lo spreco pro capite annuo è pari a 27 kg, per un valore complessivo di 9 miliardi di euro all’anno. Spreco che, se fosse portato al 10% (a fronte dell’attuale 33%) della filiera agroalimentare, comporterebbe una riduzione del 23% del terreno utilizzato adibito all’agricoltura. Considerazioni in base alle quali recuperare sprechi e perdite nella filiera alimentare è un obiettivo necessario. In base all’indagine di PwC Strategy& The Sustainable Food Revolution, secondo le Nazioni Unite 1/3 del cibo prodotto nel mondo, equivalente a 1,3 miliardi di tonnellate, viene sprecato a causa di ritardi ed inefficienze nella raccolta, distribuzione e vendita al dettaglio.


“Oggi i consumatori sono molto più sensibili agli obiettivi di riduzione degli sprechi alimentari. Nel contesto economico attuale segnato da un alto tasso di inflazione, che vede l’innalzamento dei prezzi di acquisto, c’è una particolare attenzione ad evitare ogni tipo di spreco. Anche le imprese del settore agroalimentare si stanno muovendo nella stessa direzione. Per evitare che circa un terzo del cibo prodotto in tutto il mondo venga sprecato, a causa di inefficienze nella raccolta, distribuzione e vendita al dettaglio, le imprese si stanno muovendo per riorganizzare le intere filiere alimentari, efficientandole con l’obiettivo di ridurre e recuperare le perdite”, spiega Erika Andreetta, Partner PwC Italia, Italy Retail & Consumer Goods Consulting Leader .