"Quindi riteniamo che questo sia un tema importante, che ha delle implicazioni non soltanto sulla componente geopolitica ma ha anche dei riflessi sulla componente di investimenti ed è per questo che ne parliamo al Salone", ha aggiunto.
"Siamo tiepidamente positivi sul comparto tecnologico per un semplice motivo - ha continuato Tassi - perché i tassi di interesse che hanno fatto tanto male ai titoli tecnologici sembrano, soprattutto il mercato americano, arrivati a un punto di massimo. Per i tassi di inflazione lo stesso: tendenzialmente ci aspettiamo a questo punto dei tassi un pochino più adeguati. E le valutazioni, che guidano anche i processi di acquisto nell'ambito tecnologico, abbiamo visto che sono molto più basse rispetto a quello dove erano almeno un anno fa. Di conseguenza, se questo lo abbiniamo a quelli che sono i trend tecnologici in atto, come per esempio la crescita e gli investimenti che vengono fatti sulle auto elettrica, la robotica, l'intelligenza artificiale , ci fa pensare che la tecnologia se ancora un tema di medio-lungo termine.
"Rimanendo nell'ambito tecnologico, la nostra considerazione più che a livello di geografia va a guardare alla tipologia dei componenti. Parlavamo prima dei semiconduttori, quindi ci concentriamo principalmente nell'ambito della tecnologia di base, come i semiconduttori così come la sicurezza digitale. Secondo me sono due temi importanti indipendentemente più o meno dalla geografia, poi ovviamente titoli che sono basati nel mercato europeo e mercato americano hanno una tensione minore rispetto a qualcosa che magari è basato sulla parte Asia Pacifico".