"Per contrastare questa volatilità in AllianceBernstein abbiamo delle soluzioni dedicate sia in ambito obbligazionario che azionario - ha spiegato Bruscagin - In particolare cito il nostro AB Low Volatility, un fondo azionario globale a bassa volatilità. Queste soluzione ci hanno permesso anche di fare la differenza in un 2022 molto complicato, perché essendo soluzioni mirate per gestire o abbassare la volatilità di portafoglio, l'anno scorso hanno anche dato agli investitori una sovra performance molto interessante rispetto al benchmark. Quindi stiamo notando che questi strumenti piacciono sempre di più, perché nelle fasi di mercato più complesse - cioè laddove ci sono forti correzioni e forte volatilità - riescono a stare sopra al benchmark e quindi comunque a portare valore aggiunto per i clienti".
"Il nostro outlook sull'Italia rimane positivo, ovviamente il 2022 è stato un anno piuttosto difficile, ma abbiamo visto come anche l'Italia in termini di PIL sia comunque ben posizionata anche rispetto ad altri paesi europei - ha continuato la manager di AllianceBernstein - Quello che consigliamo è di non soffermarci soltanto al BTP - sappiamo che è uno strumento oggi molto interessante per gli investitori ed è giusto che sia così perché dopo un decennio di rendimenti negativi o comunque molto vicini allo zero oggi abbiamo un 4% circa perciò rimane interessante come strumento investimento - ma ci teniamo sempre a precisare come alla fine poi questo rendimento vada nettato dell'inflazione, che è ancora molto alta e che quindi poi di fatto ci porta un rendimento reale negativo".
"Da qui l'esigenza di affidarsi anche a chi ha esperienza e a strumenti di risparmio gestito - ha aggiunto - La volatilità rimarrà una variabile chiave all'interno dei portafogli e ci sono strumenti dedicati proprio per gestirla nel migliore dei modi".