(Teleborsa) - Banca Ifis, gruppo attivo nello specialty finance e quotato su Euronext STAR Milan, ha chiuso il primo trimestre del 2023 con un utile netto di pertinenza del gruppo pari a 45,9 milioni di euro, in crescita del 31,4% rispetto ai 34,9 milioni di euro del primo trimestre 2022. Il margine di intermediazione, in crescita del 7,7% a 175,8 milioni di euro rispetto ai 163,3 milioni di euro del primo trimestre 2022, beneficia della positiva correlazione del Settore Commercial & Corporate Banking al rialzo dei tassi di interesse.
I ricavi del Settore NPL, sostanzialmente stabili rispetto al primo trimestre 2022, evidenziano la solidità della raccolta stragiudiziale nonostante il rialzo dell'inflazione. Il costo del credito è pari a 10 milioni di euro ed include ulteriori 5 milioni di euro di accantonamenti prudenziali sui crediti in bonis a fronte di potenziali rischi legati al contesto macroeconomico.
"Il primo trimestre 2023 ha confermato l'ulteriore accelerazione della redditività di Banca Ifis, guidata dall'andamento favorevole dei ricavi e dal basso costo del credito - ha commentato l'AD Frederik Geertman - La strategia individuata nel Piano Industriale 2022-2024 e focalizzata sulla valorizzazione del nostro modello di business ci ha portato a rafforzare ulteriormente il rapporto tra rischio e rendimento anche in relazione all'attuale fase di incertezza del contesto macroeconomico globale".
"Il nostro portafoglio è prevalentemente composto da attivi a breve scadenza, crediti di qualità, in larga misura garantiti, e depositi diversificati sia per scadenza che per canale di raccolta: per questi motivi guardiamo con positività al prosieguo dell'anno in corso nel quale puntiamo con decisione a raggiungere i target di utili, già rivisti al rialzo rispetto agli obiettivi annunciati nel Piano Industriale", ha aggiunto.
I depositi verso clientela, che sono invariati nei primi tre mesi dell'anno, sono costituiti per oltre il 90% dalla componente retail e sono diversificati in termini di scadenza, raccolta e canale. I depositi del conto Rendimax sono per circa 2/3 a termine e per l'83% garantiti dal Fondo Interbancario, essendo di importo inferiore a 100.000 euro. Il costo dei depositi, in aumento rispetto al trimestre precedente, è comunque in linea con le nostre previsioni.
I coefficienti patrimoniali sia della Banca che del Gruppo si attestano a livelli ampiamente superiori ai livelli minimi richiesti, con il CET1 Ratio consolidato pari al 15,21% (15,01% al 31 dicembre 2022) e il Total Capital Ratio consolidato pari al 18,45% (18,82% al 31 dicembre 2022).