(Teleborsa) - "Noi siamo un abilitatore importante della trasformazione dei cambiamenti di chi proteggiamo e, per tale ragione, puntiamo a proteggere i nostri assicurati di più è meglio da quelli che sono i nuovi rischi emergenti. Questa è diventata una sfida continua che ci porta ogni giorno a pensare a nuovi servizi e a nuovi prodotti non solo assicurativi". È quanto ha affermato Maria Luisa Parmigiani, responsabile sostenibilità del Gruppo Unipol, intervistata a margine della presentazione della settima edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, organizzato dall'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) con la media partnership della Rai.







Come avete integrato la sostenibilità nel vostro piano?

"Innanzitutto ponendo estrema attenzione a ponderare bene le variabili ambientale, sociale e di governance, tutte e tre estremamente importanti. Per noi, come assicurazione, il tema ambientale – del cambiamento climatico oggi, e della biodiversità domani – è un tema fondamentale. Abbiamo, quindi, assunto con la nostra strategia climatica un impegno alla Net Zero entro il 2050 e abbiamo attivato una serie di progettualità volte a ridurre le emissioni soprattutto dei nostri assicurati".

Sul fronte della protezione dai cambiamenti climatici l'Italia è sottoassicurata?

"L'Italia è tremendamente sottoassicurata non solo per i cambiamenti climatici ma genericamente per quanto riguarda il property, cioè i beni fisici, le imprese, le case delle persone. C'è poca cultura e c'è poca consapevolezza dell'opportunità che l'assicurazione può rappresentare di fronte a fenomeni catastrofali che altrimenti rischiano di vincolare la nostra possibilità di vivere il benessere quotidiano".