"La filiera è in grande sintonia con lo sviluppo sostenibile ed in grande espansione", afferma Valerio De Molli, Managing Partner e Amministratore Delegato di The European House Ambrosetti, aggiungendo "nel 2022 abbiamo raggiunto i 60 miliardi di euro di esportazioni e un valore aggiunto di circa 60 miliardi, pari a due volte e mezzo l'intera industria automobilistica francese e spagnola combinate insieme".
"Stiamo affrontando una realtà molto dinamica - sottolinea De Molli - che vanta una crescita a doppia cifra in tutti i settori verticali e comparti specifici dell'agrifood e su molte categorie: dal pomodoro alla pasta, passando per il vino e l'olio. Abbiamo una posizione di leadership mondiale e la voglia di italianità nel mondo è veramente in grande crescita".
"Un lavoro che sarà contenuto nel Libro Bianco, nel rapporto The European House Ambrosetti 20-23 sul food&beverage, dimostra come nei grandi centri metropolitani il numero di ristoranti italiani sia in forte crescita, fino a essere quadrupli, quintupli o addirittura 7-8 volte di più dei francesi e degli spagnoli", spiega il responsabile di Ambrosetti.
Esistono però anche alcune minacce per il mercato. Una è in un certo senso legata al marketing con l'Italian Sounding e l'altra è legata al cambiamento climatico.
"Calcoliamo che l'italianità 'non Made in Italy' sia di 1,6 volte superiore al vero fatturato italiano, il che significa che i 60 miliardi di euro circa di esportazione possono essere quasi raddoppiati", afferma De Molli, sottolineando che "c'è un enorme spazio di crescita e di sviluppo".
"In tema sostenibilità, le nostre imprese stanno investendo da anni nella sostenibilità - prosegue - rendendo il proprio portafoglio di prodotti e la propria offerta più sostenibile, il che ci lascia ben sperare per un futuro migliore, più equilibrato e sostenibile. Nel rapporto dimostriamo anche che la famosa doppia piramide alimentare - quello che fa bene per la salute fa bene anche per il pianeta - trova la sua perfezione assoluta nell'espressione della dieta mediterranea, che rappresenta l'optimum per la salute dell'individuo e per il pianeta".