"In caso di fallimenti delle banche non devono essere i cittadini a pagare ma attraversi reti di sicurezza finanziate dall'industria", "così come dovranno essere protetti i depositi", ha detto il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis.
Che ha anche lanciato un chiaro richiamo anche alla procedura di riforma del MES , definendolo "uno degli elementi importanti come backstop al fondo di risoluzione unico" delle banche. "Più lungo è il processo e più a lungo dovremo attendere il paracadute", ha spiegato spingendo di fatto il nostro Paese verso la ratifica.
Bruxelles, intanto, ribadisce che la prima linea difensiva restano le risorse che le banche devono avere per attutire possibili crisi. In linea con le norme vigenti, le autorità di risoluzione fissano, ovviamente istituto per istituto, il requisito minimo di fondi propri e passività ammissibili (Mrel), ossia l'importo minimo di capitale proprio e di strumenti "bail-in" in pancia ad ogni banca per assorbire perdite e fornire capitale nello scenario di risoluzione. Il Mrel, sottolineano dalla Commissione, è e rimarrà la prima linea di difesa per garantire che la banca disponga di risorse interne sufficienti per pagare il costo del suo fallimento.