(Teleborsa) - Twitter è tornata "più o meno in pareggio" grazie al ritorno della maggior parte dei suoi inserzionisti. Lo ha detto in una intervista rilasciata all'ultimo minuto all'emittente BBC il numero uno dell'azienda, Elon Musk, che ha rilevato Twitter per 44 miliardi di dollari nell'ottobre 2022. Una acquisizione avvenuta non senza colpi di scena (come quello di non voler più procedere con l'operazione) e che è stata seguita da una serie di tagli del top management e del personale.

Da quanto Musk ha rilevato Twitter c'è stata una emorragia degli inserzionisti ed il giro d'affari era letteralmente crollato, ma ora, stando a quanto afferma il suo proprietario, l'azienda è tornata alla normalità e la gestione "sta tendendo verso un cash flow positivo".

L'era Musk è iniziata all'insegna del rigore, con il licenziamento del 75% della forza lavoro. Il patron di Tesla, ora proprietario anche di Twitter, ha anche confermato che il personale si è ridotto a 1.500 unità dagli 8.000 dipendenti iniziali ed ha parlato di una operazione "dolorosa". "Non mi ha divertito per niente", ha ribadito a proposito dei tagli.

Musk, che ha confermato l'intervista alla BBC solo all'ultimo minuto, presso il quartier generale di Twitter, ha anche ammesso di aver acquistato Twitter perché era "necessario" e che gestire il noto social è come stare sulle "montagne russe".

L'imprenditore ha parlato anche di problemi di liquidità al suo arrivo in Twitter e di una situazione di cassa negativa per circa 3 miliardi di dollari, che lasciata all'azienda "solo quattro mesi di vita".