(Teleborsa) - Trevi, azienda specializzata nelle fondazioni speciali e consolidamenti di terreni, ha chiuso il 2022 con ricavi totali ricorrenti pari a 569,2 milioni di euro, in aumento del 15,1% rispetto al 2021. L'EBITDA ricorrente è risultato pari a 64,5 milioni di euro, in aumento del 30% rispetto al precedente esercizio e l'EBITDA è stato pari a 63,9 milioni (+50%). Seppur condizionata da perdite su cambi pari a 7,5 milioni di euro (8,3 milioni nel 2021), la perdita netta dell'esercizio 2022 si è significativamente ridotta a 15,2 milioni di euro, rispetto alla perdita di 51,3 milioni registrata nell'esercizio 2021.
"Il 2022 è stato un anno pieno e intenso, abbiamo posto le basi per un rilancio della società e guardiamo al futuro con ottimismo - commenta l'AD Giuseppe Caselli - Lo dico confortato dai risultati del bilancio appena approvato in CdA e dai segnali incoraggianti che arrivano dai primi mesi del 2023".
"Stiamo affrontando - ha aggiunto - una fase estremamente importante perché grazie all'impegno costante ed incondizionato delle donne e degli uomini della nostra organizzazione siamo riusciti a meritarci la fiducia dei nostri azionisti e delle banche finanziatrici e riusciamo a intravedere confortanti segnali di ripresa quali il significativo aumento degli ordini acquisiti, +16%, giunti a 699,2 milioni di euro e del portafoglio lavori, aumentato del 29% a fine 2022, l'incremento dei ricavi conseguiti nell'anno pari al 15% ed una crescita dell'EBITDA ricorrente, pari al 30%".
Gli ordini acquisiti nell'esercizio 2022 sono pari a circa 699,2 milioni di euro, in aumento di circa 98,9 milioni rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente (+16,5 %). Il portafoglio lavori al 31 dicembre 2022 è pari a 587,4 milioni di euro (al 31 dicembre 2021 era pari a 454,6 milioni di euro).
La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo è pari a 251,2 milioni di euro al 31 dicembre 2022, in lieve miglioramento rispetto ai 251,8 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2021