(Teleborsa) - Cy4Gate, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato cyber intelligence e security, ha chiuso il 2022 con ricavi delle vendite e delle prestazioni (valore della produzione) pari a 56,6 milioni di euro, con un incremento del 216% rispetto al 31 dicembre 2021. Tale incremento è dovuto sia al consolidamento per 9 mesi del Gruppo RCS, acquisito a fine marzo 2022, sia alla crescita organica a double digit pari al 22% grazie ai contratti firmati con un considerevole picco nell'ultimo trimestre dell'anno, sia con clienti corporate che con clienti governativi.

L'EBITDA è pari a 16,7 milioni (8,2 milioni nel 2021) ed evidenzia un EBITDA Margin pari al 30% (in riduzione rispetto al 46% del 2021 per l'effetto mix tra Cy4gate e RCS). L'EBIT è pari a 0,1 milioni (4,6 milioni nel 2021), influenzato sia dalla PPA per 3,1 milioni sia dai costi straordinari sostenuti nel corso del 2022 per la conclusione dell'operazione RCS e per l'AUCAP pari a circa 3,6 milioni. L'utile d'esercizio è pari a 2,4 milioni, rispetto a 5,2 milioni per l'esercizio 2021.

"Il 2022 è stato per tutti un anno caratterizzato da numerose sfide e difficoltà ma ciò nonostante abbiamo conseguito importanti traguardi - ha commentato il CEO Emanuele Galtieri - Abbiamo confermato e consolidato la strategia di crescita, che basa le proprie fondamenta sulla capacità di sviluppare, mantenere e incrementare competenze distintive e di eccellenza tecnologica. Abbiamo dato seguito al percorso di creazione di un polo di competenza tecnologica italiano ed europeo che oggi vanta un portfolio di oltre 10 prodotti proprietari equamente suddivisi tra la cyber intelligence e la cyber security, anche grazie alle iniziative di M&A".

"Chiudiamo l'esercizio 2022 con un importante volume di ricavi realizzato grazie alla vendita di tecnologie e soluzioni proprietarie d'avanguardia che costituiscono un importante gap filler rispetto ai requisiti operativi espressi dai clienti nazionali ed esteri - ha aggiunto - Prioritario fattore di successo è stato e continua ad essere l'investimento in R&D che ci permettere di mantenere la leadership di mercato sulla nicchia di competenza in cui abbiamo deciso di posizionarci".

La posizione finanziaria netta è cash positive per 3 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2021 ove era negativa per 1,8 milioni (entrambe inclusive del debito ai sensi dell'IFRS 16). Il saldo positivo è principalmente determinato da una prima ottimizzazione post M&A e quindi da una più efficace gestione corrente nonché del residuo dell’aumento di capitale effettuato a supporto del deal RCS.