(Teleborsa) - Giornata “no” per la Borsa USA, che segue al ribasso le borse europee su dilagare dei timori di un default della big svizzera Credit Suisse che segue di un paio di giorni le ansie provocate dal fallimento della banca regionale americana SVB. A New York si registra una flessione dell'1,21% sul Dow Jones; si muove in retromarcia l'S&P-500, che scivola a 3.879 punti. Sui livelli della vigilia il Nasdaq 100 (+0,07%); sotto la parità l'S&P 100, che mostra un calo dello 0,50%.
In luce sul listino nordamericano S&P 500 i comparti telecomunicazioni (+1,31%) e utilities (+1,02%). Nella parte bassa della classifica del paniere S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti energia (-5,36%), materiali (-3,70%) e finanziario (-3,13%).
Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Microsoft (+1,65%), Amgen (+1,55%), Procter & Gamble (+1,22%) e Walgreens Boots Alliance, (+0,95%).
Le peggiori performance, invece, si registrano su Boeing, che ottiene -4,95%.
Seduta negativa per JP Morgan, che scende del 4,38%.
Sensibili perdite per Chevron, in calo del 4,37%.
In apnea Caterpillar, che arretra del 4,10%.
Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Sirius XM Radio (+3,70%), Netflix (+3,26%), Xcel Energy (+3,13%) e Zoom Video Communications, (+2,87%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Diamondback Energy, che prosegue le contrattazioni a -7,32%.
Tonfo di Baker Hughes, che mostra una caduta del 4,90%.
Lettera su Enphase Energy, che registra un importante calo del 4,10%.
Spicca la prestazione negativa di Microchip Technology, che scende del 3,69%.