(Teleborsa) - Il Pil italiano, nel quarto trimestre 2022, ha segnato una lieve variazione negativa risultante dal contributo positivo della domanda estera e da quello negativo della domanda interna (al netto delle scorte). E' quanto conferma la Nota mensile dell'Istat, secondo cui lo scenario internazionale resta caratterizzato da un elevato grado di incertezza e da rischi al ribasso e si inizia a profilare un percorso di rientro dell’inflazione più lungo di quanto inizialmente previsto.
A gennaio, l’indice destagionalizzato della produzione industriale, dopo il forte rialzo del mese precedente, è diminuito in termini congiunturali dello 0,7% con segnali discordanti tra i principali raggruppamenti di industria. Il settore energetico ha registrato una sostanziale stabilità (+0,1%) mentre quello dei beni di consumo è aumenta-to di 0,9%. I beni intermedi hanno segnato una variazione negativa (-0,6%) e il rallentamento della produzione di beni strumentali è stato particolarmente marcato (-2%).
Il mercato del lavoro si è confermato in miglioramento anche a gennaio , con un aumento degli occupati (+459 mila unità) superiore del 2% rispetto a quello di gennaio 2022, guidato da un incremento dei dipendenti permanenti (+3,1%) e degli indipendenti (+0,9%) a fronte di un lieve calo dei dipendenti a termine (-1,5%). Il numero dei lavoratori dipendenti ha oramai superato i livelli pre-pandemia mentre gli indipendenti restano ancora al di sotto dei valori medi del 2019.
A febbraio, in base alla stima preliminare, l’inflazione al consumo ha continuato a rallentare. Il differenziale per l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) tra Italia e area euro, pur rimanendo positivo, si è ridotto ulteriormente euro (1,4 punti percentuali da 2,1 p.p. di gennaio). La componente “core” dell’indice, definita al netto dei prezzi dell’energia, degli alimentari e tabacchi, ha mostrato nello stesso mese una variazione tendenziale pari a 5,6% e uguale a quella segnata dallo stesso indice per la media dell’area euro.
Il clima di fiducia dei consumatori a febbraio è tornato a migliorare mentre quello delle imprese, dopo essere aumentato per tre mesi consecutivi, si è stabilizzato. . Il miglioramento dell’indice dei consumatori è stato determinato da un’evoluzione positiva delle opinioni sulla situazione economica generale, un miglioramento delle aspettative sulla situazione economica familiare e valutazioni più favorevoli sia sull’opportunità di effettuare acquisti nella fase attuale sia sulla possibilità di risparmiare in futuro.
Istat, PIL confermato in lieve calo ma pesa quadro internazionale incerto
14 marzo 2023 - 13.15