(Teleborsa) - A proposito del decreto che dispone lo stop della cessione dei crediti e dello sconto in fattura per le ristrutturazioni edilizie, l’ABI precisa che ""il decreto legge fornisce un chiarimento e un utile contributo per la maggiore certezza giuridica delle cessioni dei crediti rivenienti dai bonus edili e contribuisce a riattivare le compravendite di tali crediti di imposta".

"In caso di mancata sussistenza dei requisiti che danno diritto ai benefici fiscali - spiega l'Associazione - il fornitore che ha applicato lo sconto e i cessionari che hanno acquisito il credito, in possesso della documentazione che dimostra l’effettività dei lavori realizzati, non saranno responsabili in solido, a meno che ci sia dolo. Anche i soggetti diversi dai consumatori o utenti che acquistano i crediti di imposta da una banca non saranno responsabili in solido, se possiedono la documentazione necessaria e le attestazioni della banca".

"Comunque, il mancato possesso della documentazione - afferma l'ABI - non costituisce più una causa di responsabilità solidale per il cessionario che può dimostrare con ogni mezzo di aver agito con diligenza o della non gravità della negligenza.