(Teleborsa) - Secondo la stima flash di Eurostat, calcolata utilizzando stime per la Germania, l'inflazione dell'Eurozona a gennaio si è assestata all'8,5%. Il risultato finale potrebbe però essere "leggermente superiore alla stima flash quando verranno inclusi i dati ufficiali per la Germania". Lo ha affermato la presidente della Banca centrale europea (BCE), Christine Lagarde, durante un discorso al Parlamento europeo.
"Il calo rispetto a dicembre è dovuto principalmente al forte calo dei prezzi dell'energia - ha spiegato - Allo stesso tempo, il precedente aumento dei prezzi dell'energia e di altri costi dei fattori di produzione si sta ancora ripercuotendo sui prezzi al consumo".
Con riguardo all'andamento del PIL, ha osservato che "la crescita dell'area euro è rallentata nel quarto trimestre del 2022", ma che "il risultato è stato migliore di quanto inizialmente previsto, poiché gli effetti economici negativi della guerra ingiustificata della Russia sono stati in parte attenuati dal miglioramento delle condizioni di approvvigionamento e dal sostegno fiscale legato alla crisi energetica".
"Mentre la fiducia è in aumento e i prezzi dell'energia sono diminuiti, prevediamo che l'attività rimarrà debole nel breve termine", ha sottolineato.
Nulla di nuovo per quanto riguarda le indicazioni sui tassi di interesse. "Alla luce delle pressioni inflazionistiche sottostanti, intendiamo aumentare i tassi di interesse di altri 50 punti base nella prossima riunione di marzo, dopodiché valuteremo il successivo percorso della nostra politica monetaria", ha detto.
Secondo Lagarde, "mantenere i tassi di interesse a livelli restrittivi ridurrà nel tempo l'inflazione frenando la domanda e proteggerà anche dal rischio di un persistente spostamento verso l'alto delle aspettative di inflazione".
Lagarde: inflazione Eurozona potrebbe essere rivista al rialzo con dati Germania
15 febbraio 2023 - 19.05