(Teleborsa) - L’ipotesi di aumento della tassa d’imbarco a Brindisi. Un deterrente alla crescita del traffico aereo e agli investimenti da parte delle compagnie aeree.

Questa la sostanza del commento rilasciato da Lorenzo Lagorio, Country manager di easyJet Italia, alla notizia che il Comune di Brindisi starebbe valutando di incrementare l’addizionale a carico dei vettori operanti all’aeroporto del Salento già nel 2023, per poi pensare di introdurre un ulteriore rincaro di due euro a passeggero nel 2024.

Ovvio che il rincaro, cui va aggiunto il peso della tassa di soggiorno ora fissata a 6,50, erode i margini già di per sé bassi e interessa tutte le compagnie aeree. easyJet, dal suo canto, ha messo in vendita per la Summer 2023 oltre mezzo milione di posti a bordo dei propri aerei che operano da e per Brindisi, con un incremento del 19% rispetto al 2019.