Messina ha poi evidenziato la mancanza di un contesto normativo di supporto per deal di M&A transfrontalieri, fattore che lascia le banche dell'Unione europea come "nani contro i rivali degli Stati Uniti".
Quando gli è stato chiesto un commento sulla sostenibilità del debito pubblico italiano e sull'azione del governo, ha risposto: "Il paese rimane con un debito pubblico molto elevato, ma sicuramente sostenibile. L'approccio di giusto rigore alla politica del debito pubblico, applicato da questo governo in continuità con il governo Draghi, è secondo me molto saggio e molto apprezzato anche dagli investitori internazionali".
Messina ha spiegato che la banca è molto attenta a quanto riguarda il debito pubblico e "la salvaguardia della politica di bilancio del nostro paese, anche perché Intesa Sanpaolo è il secondo creditore del paese dopo la BCE. Ma sono molto soddisfatto, perché il governo ha mostrato un rigore che è molto apprezzato dagli investitori internazionali".
Con riguardo al confronto con Francoforte, l'AD ha detto che "con la BCE va tutto bene e non ci sono altre revisioni in corso. Noi facciamo lavori diversi. Se ci sono fattori da migliorare è giusto che lo facciamo. Il rapporto con la BCE è molto positivo".
Indicazioni dalla BCE sono però attese anche a livello generale, per quanto riguarda l'andamento dell'economia e della politica monetaria, in quanto potrebbero aiutare Intesa a definire meglio obiettivi e guidance. "Se dovessimo avere un quadro di certezza sulla dinamica dei tassi di interesse allora sarà possibile fare delle riflessioni su numeri della banca", ha sottolineato Messina.
In ogni caso, il payout ratio non può aumentare ancora, in quanto è già tra i più alti in Europa. Ha poi specificato che la distribuzione di capitale in eccesso tramite buyback o distribuzione di riserve è un tema "per fine 2023".