(Teleborsa) - La BCE andrà avanti con il rialzo dei tassi di interesse finché non avrà raggiunto il suo obiettivo di riportare l'inflazione in linea con il target di lungo periodo del 2%. Lo hanno ribadito due pesi massimi del Board, il presidente della Bundesbank Joachim Nagel, ed il governatore della Banque de France Francois Villeroy de Galhau.
"Dobbiamo riportare l'inflazione sotto controllo. Il nostro lavoro non è finito", ha affermato Nagel, in una intervista congiunta al quotidiano francese L'Express, assieme al suo collega francese-
Villeroy, dal canto suo, ha ipotizzato che "raggiungeremo il picco dei tassi di interesse questa estate. E l'inflazione calerà al 2% tra la fine del 2024 e il 2025".
Dichiarazioni che sembrano confermare la linea restrittiva della politica della BCE, ribadita a Davos anche dalla presidente Christine Lqagarde, la quale ha assicurato "manterremo la rotta", ribadendo la necessità di aumentare i tassi "significativamente" e ad un ritmo costante di 50 punti per volta. Una ipotesi confermata per febbraio anche dal suo "vice" Fabio Panetta, il quale però ha preso le distanze da una politica di austerità ad oltranza ed ha affermato che per marzo occorrerà "rivalutare la situazione".
Il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco, che siede con i colleghi nel Board, ha riaffermato una politica di maggior prudenza, affermando che serve gradualità, prudenza e maggiore equilibrio nella valutazione dei rischi sui rialzi dei tassi.
Anche il presidente della Banca centrale greca Yianis Stournas, nei giorni corsi, ha invocato un adeguamento die tassi più graduale, per assicurare "una trasmissione agevole della politica monetaria in ciascun paese". Il banchiere ha poi ammesso che i tassi dovranno aumentare ancora, ma per l'intertezza e la volatilità die mercati "è molto difficile prevedere con precisione il livello al quale i tassi di interesse devono essere fissati".
Di parere diverso Peter Kazimir, presidente della National Bank of Slovakia, il quale afferma che "non c'è motivo di rallentare il ritmo degli aumenti dei tassi" ed occorre "mantenere" altri due rialzi da 50 punti base.
Insomma, è chiaro che questa è una fase transitoria per la BCE e, all'interno del Board, vi sono pareri diversi circa la strada da seguire. la prossima riunione di politica monetaria sarà giovedì prossimo 2 febbraio, ma un aumento di 50 punti è quasi scontato. Più dubbia la direzione che si prenderà al meeting successivo il 16 marzo.
BCE avanti sui tassi: quasi "scontato" il rialzo a febbraio poi parleranno dati
25 gennaio 2023 - 09.18