(Teleborsa) - Il testo della legge di Bilancio è tornato in Aula dopo il voto in Commissione con la ripresa dei lavori, inizialmente prevista per le ore 20, che è stata posticipata alle 20.30. In Commissione le opposizioni in segno di protesta hanno lasciato l'aula dopo le ripetute tensioni mentre il presidente Giuseppe Mangialavori ha proceduto rapidamente con la votazione sui singoli emendamenti, rivisti alla luce dei rilievi della Ragioneria dello Stato.

“Da stamattina alle 8 aspettiamo il testo definitivo e ancora stanno accumulando ritardi”, ha accusato il leader dei 5 Stelle, Giuseppe Conte durante una diretta Facebook. “Non hanno le idee chiare, sono in forte ritardo e si sono dimostrati imperiti, per esempio, sulla norma sul Pos, scritta e riscritta con vari errori”, ha aggiunto. “Ancora non si sa quando e se si vota la Legge di Bilancio. Ancora non si sa su quale testo si vota. Siamo oltre ogni limite immaginabile. Nessun governo si è mai comportato così. Nessun governo ha mai trattato il Parlamento a questo modo", ha scritto il segretario Pd, Enrico Letta.

"Che il sottosegretario Freni non sia stato in grado di rispondere non a domande dilatorie ma tecniche e che questa votazione affrettata stia andando avanti senza le opposizioni e' una ferita alle istituzioni di questo Paese di cui questa maggioranza e' responsabile. Una vergogna che non si era mai vista qui dentro", ha commentato Luigi Marattin di Azione-Italia lasciando con tutte le opposizioni la Commissione bilancio della Camera dove si stava votando le modifiche al testo richieste dalla Ragioneria dello Stato.