(Teleborsa) - "Il Consiglio Europeo torna ad occuparsi dell'impatto dei prezzi dell'energia. L'obiettivo è un percorso di sicurezza energetica". Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante le comunicazioni alla Camera in vista del prossimo Consiglio Ue. "Da mesi l'Italia è in prima fila per un tetto dinamico dei prezzi. Per ora la risposta della Commissione europea è insoddisfacente e inattuabile. È fondamentale porre un argine alla speculazione: la posta in gioco sull'energia è molto alta perché definisce la capacità dell'Europa di difendere le sue famiglie e le sue imprese" evitando di avere "un'Ue a due velocità".

"È evidente a tutti come un meccanismo di tutele diverse di imprese in paesi diversi provocherebbe una distorsione del mercato unico che comprometterebbe l'intera Europa: ormai è la maggioranza degli stati a chiedere con noi un tetto dinamico al prezzo del gas. Andare in ordine sparso, pensando di salvarsi a scapito degli altri, non solo è un illusione ma tradirebbe un'idea di un Europa diversa da quella decantata di questi anni"."L'autonomia strategica dell'Ue deve essere interpretata come un'opportunità di rafforzare le proprie capacità di difesa, quale pilastro europeo in ambito Nato".

"Noi siamo pronti a fare tutto quello che c'è da fare per fermare la speculazioni sui prezzi dell'energia. Da questo punto di vista siamo d'accordo sul fatto che gli unici interventi davvero efficaci e risolutivi debbano arrivare dall'Unione europea", ha aggiunto. "La trattativa è in corso oggi e domani avremo ulteriori elementi. Ma siamo pronti a intervenire al livello nazionale se le misure europee dovessero tardare o essere inefficaci. Sono fiera del lavoro che abbiamo fatto, penso alla produzione di gas nazionale a prezzi calmierati per le nostre imprese".

Meloni ha dichiarato che "non è stato un caso che il primo viaggio all'estero da presidente del consiglio fosse presso le istituzioni dell'Ue". "È stata una scelta che muoveva dalla convinzione e dalla consapevolezza che alla prova dei fatti non sarebbe stato difficile dimostrare quanto la realtà del governo fosse distante da un certo racconto disfattista e ineteressato fatto all'estero e la convinzione che l'Italia possa e debba giocare un ruolo da protagonista in Europa avendo come stella polare la difesa dell'interesse nazionale".