(Teleborsa) - Juventus ritiene di "aver operato sempre correttamente" e "intende far valere le proprie ragioni e difendere i propri interessi, societari, economici e sportivi, in tutte le sedi". Sono le conclusioni di una nota con cui il club sportivo ribadisce di ritenere che le contestazioni della Procura sui propri bilanci siano infondate.
Sulla base di "un solido set di pareri di primari professionisti legali e contabili, il board di Juventus è pervenuto, con compattezza, alla conclusione unanime" che "il trattamento contabile adottato nei bilanci contestati rientra tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili" e che "le contestazioni della Procura non paiono fondate e non paiono, peraltro, né quanto a presupposti, né quanto a conclusioni, allineate con i rilievi contenuti nella delibera Consob".
Infatti, sostiene Juventus, la Procura afferma l'artificialità di plusvalenze e la fittizietà delle rinunce stipendi, mentre Consob contesta un valore considerevolmente minore di plusvalenze, peraltro senza menzione di falso in bilancio, e non contesta l'efficacia giuridica delle rinunce stipendi, né, con specifico riguardo alla cosiddetta "manovra stipendi" 2020/2021, la natura giuridicamente non-vincolante, delle cosiddette scritture integrative in corso di negoziazione nell'aprile/maggio 2021.
Quanto alla giustizia sportiva, Juventus è fiduciosa che "le conclusioni delle autorità sportive (che già si sono espresse, con riguardo al tema plusvalenze, in senso favorevole a Juventus) non cambieranno". In assenza di alcuna alterazione contabile, "ogni sanzione sportiva risulterebbe del tutto infondata", viene sottolineato.