(Teleborsa) - I ministri della Difesa di Russia e Turchia, Sergei Shoigu e Hulusi Akar, hanno avuto un colloquio telefonico in merito alla decisione di Mosca di sospendere l'accordo sull'esportazione di grano dai porti ucraini. Dal Cremlino è stato fatto sapere che "sono state discusse domande" sulla questione. Il ministero della difesa russo ha definito inoltre "inaccettabile" il movimento di navi lungo il corridoio di sicurezza nel Mar Nero dopo la sospensione da parte di Mosca dell'accordo sul grano. Secondo la difesa russa, le forze armate ucraine usano il corridoio per operazioni militari contro la Federazione russa. Dal ministero hanno comunque ribadito che si tratta di una sospensione dell'accordo, non di una sua cancellazione.
Questa mattina il ministro turco Akar aveva sottolineato che "la sospensione dell'accordo non ha vincitori, ma solo perdenti. Fermare le navi ha ricadute su tutta l'umanità. Faremo il possibile per far ripartire l'accordo e giungere a un cessate il fuoco".
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto comunque sapere dopo i colloqui con il primo ministro della Repubblica Ceca, Pietr Fiala, che il suo paese continuerà a mantenere gli impegni del programma dell'Onu per l'export sicuro di grano dai propri porti sul Mar Nero. Dagli Stati Uniti netta condanna della decisione russa di sospendere l'accordo sul grano, definito dal Dipartimento di Stato americano di un "ricatto" a tutto il mondo. "Non punisce solo l'Ucraina ma è una punizione collettiva per tutti quei paesi che hanno bisogno del grano", hanno sottolineato da Washington.
Intanto il sindaco di Kiev, Vitaly Klitschko, ha reso noto che parte della rete idrica della capitale ucraina è stata ripristinata, in particolare nei quartieri sulla riva sinistra del Dnepr: i residenti senz'acqua sono così passati dall'80 al 40%. I tecnici "stanno lavorando per stabilizzare il funzionamento delle stazioni idriche il prima possibile – ha fatto sapere Klitschko – . Stamattina, a causa dei danni a un impianto energetico vicino a Kiev, l'80% dei consumatori della capitale era senza approvvigionamento idrico e 350.000 appartamenti senza elettricità. Adesso, il 40% dei consumatori è ancora senz'acqua" mentre sono "270.000 gli appartamenti senza elettricità".