(Teleborsa) - Ogni giorno in Italia si muovono circa 38 milioni di italiani sopra i 12 anni e ogni viaggiatore effettua in media 2,55 spostamenti, per complessivi 1,96 miliardi di chilometri. Sono alcuni dei dati forniti dal documento “Mobilità e logistica sostenibili. Analisi e indirizzi strategici per il futuro” pubblicato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili che contiene dati, analisi e metodi innovativi sulla cui base sono state elaborate le linee di indirizzo per contribuire alla creazione di un sistema di trasporti e della logistica orientato alla crescita economica del Paese, sostenibile, resiliente e inclusivo.

L’analisi dei flussi origine-destinazione mostra il grande ruolo dell’Alta Velocità ferroviaria nel connettere le principali metropoli, ma svela anche che oltre il 70% degli spostamenti avviene su distanze inferiori ai 50 km, con il 23% e il 58% dei movimenti dei veicoli (auto, moto e bus) concentrati, rispettivamente, su strade comunali ed extra-urbane. Gli italiani si muovono prevalentemente usando mezzi privati (62%), in media più inquinanti e vecchi rispetto a quelli degli altri principali paesi europei. La quota di mobilità sostenibile (attiva o con i mezzi pubblici) non cresce da almeno un ventennio.

“Questo documento, insieme ai piani settoriali e ai rapporti tematici elaborati dal Mims nel biennio 2021-2022 per le ferrovie, le strade e autostrade, la mobilità ciclistica, la sicurezza stradale, gli aeroporti, l’uso dello spazio marittimo, la mobilità locale, la decarbonizzazione dei trasporti e delle città, rappresenta la base per orientare le future politiche per la logistica e la mobilità sostenibile, evidenziando come l’efficacia, la sostenibilità e la resilienza del settore non derivano unicamente da investimenti sulle infrastrutture fisiche, ma anche da un forte impegno per la decarbonizzazione dei trasporti, la digitalizzazione a tutti i livelli, il miglioramento delle condizioni di lavoro, e un bilanciamento maggiore delle relazioni tra lo Stato e il settore privato”, ha dichiarato il ministro Enrico Giovannini.

I dati analizzati nel documento forniscono una consistenza del trasporto merci in Italia molto al di sopra di quanto fino a oggi stimato. Nel 2019 sono state trasportate oltre 580 miliardi di tonnellate per chilometro: l’88% ha viaggiato su strada, il 9% via mare e solamente il 3% su ferrovia. La percentuale preponderante di trasporto su strada (90%) avviene su tragitti inferiori ai 300 chilometri, distanza per la quale il trasporto ferroviario è difficilmente competitivo. Nel 2021 il grado di internazionalizzazione dell’economia italiana ha raggiunto il 63%, il dato più elevato nella storia d’Italia. I porti rappresentano la prima modalità di connessione con l’estero (con una quota del 59%), seguiti dalla strada (30%) e dalla ferrovia (11%).