(Teleborsa) - Nel 2021 il mercato della salute italiano è valutato in 26,1 miliardi di euro, di cui 16,3 miliardi rappresentati da farmaci e 9,8 miliardi da extra farmaci. La sola spesa per l'acquisto di farmaci, ripartita tra quelli con obbligo di prescrizione (13,9 miliardi) e senza (c.d. SOP, 2,4 miliardi), colloca l'Italia in quinta posizione in Europa, alle spalle di Germania, Francia, Regno Unito e Spagna e davanti all'Austria. Nel periodo 2018-2021 tutti i capitoli di spesa del mercato della salute sono risultati in flessione o al più stabili, con sola eccezione dei prodotti non farmaceutici (+8,6%). Al loro interno i notificati (+9,5% sul 2018), la parafarmacia (+24,6%) e il nutrizionale (+3,3%) hanno sostenuto la spesa complessiva che ha visto in contrazione l'igiene e la bellezza (-2,6%).
Il mercato della salute poggia su una rete di punti vendita composta nel 2021 da 19.901 farmacie, a cui si aggiungono 4.046 parafarmacie e 462 corner della GDO, autorizzati dal 2006 alla vendita di farmaci senza obbligo di prescrizione medica. Tutti questi canali hanno vissuto dal 2010 una rilevante espansione dei punti vendita, più evidente per i corner (+68%) e le parafarmacie (+61,1%) rispetto alle farmacie (+11,8%) che comunque mantengono l’ampia maggioranza del mercato dei farmaci SOP (senza obbligo di prescrizione), con una quota di circa il 90%. Ciò nonostante la farmacia sia il canale con i prezzi unitari SOP più elevati (9,9€) per via del maggiore assortimento (9€ la parafarmacia, 7,4€ la GDO).
I numeri delle farmacie
L'articolazione della rete di farmacie in Italia è molto capillare. Dal 2015 il loro numero è aumentato del 9,3%, per effetto della crescita di quelle private (+10%) mentre le pubbliche si sono mosse in misura più contenuta (+2,7%). Il numero di abitanti per farmacia in Italia è passato da 3.340 abitanti/farmacia del 2015 a 2.977 del 2021 (-10,9%), al di sotto della media UE che si fissa a 3.245 abitanti e di quella mondiale a 3.600. Il fatturato complessivamente sviluppato dalle farmacie italiane si è attestato nel 2021 a 24,4 miliardi di euro, in calo del 4% dal 2015. Il combinato disposto del calo del fatturato e dell’aumento delle farmacie ha generato una flessione importante del fatturato medio per farmacia, sceso da 1,399 milioni nel 2015 a 1,228 milioni nel 2021 (-12,2%).
Il confronto con i paesi europei
Il fatturato medio per farmacia, che oggi si attesta in Italia 1,2 milioni di euro, si confronta con gli 1,9 milioni della Francia e i 3,3 milioni di Germania e Austria. Solo la Spagna con un milione di euro in media ha taglia inferiore. La dimensione ridotta delle farmacie italiane trova riflesso anche nella pianta organica che si attesta a 4,5 dipendenti per punto vendita, contro i 5,9 della Francia, gli 8,7 della Germania e 12,4 dell’Austria, valori che si confrontano con i 4,1 della Spagna.
La metratura media italiana, pari circa 74mq, si rapporta con i 165mq dei maggiori Paesi europei. L'Italia risulta decisamente in svantaggio in termini di spesa media per abitante in farmacia: i suoi 413,2 euro annui la pongono in fondo alla graduatoria, guidata dalla Germania con 733 euro.
Il ruolo delle società di capitali
La Legge 124/2017 ha consentito l’ingresso delle società di capitali nella proprietà delle farmacie, con il solo limite di non eccedere il 20% delle farmacie operanti in una regione. Complessivamente, le principali reti di farmacie operanti in Italia, reali o in semplice associazione, rappresentano il 24% del numero di farmacie in esercizio per un fatturato pari a circa 6,5 miliardi, ovvero il 26,8% del totale nazionale. Quelle prevalentemente in affiliazione, dove viene conservata l’autonomia proprietaria delle singole farmacie, rappresentano il 20% per numerosità e il 21,1% per giro d’affari, quelle proprietarie, nelle quali una holding detiene la maggioranza del capitale delle farmacie, rispettivamente il 4% e il 5,7%.
Farmacie italiane, dimensione ridotta limita fatturato in confronto con Europa
16 settembre 2022 - 16.05