(Teleborsa) - I veicoli elettrici sono destinati a rimodellare la mobilità civile, dove il mix di vettori energetici è protagonista di innovazione ed evoluzione: a fianco infatti dei tradizionali combustibili fossili si stanno sviluppando nuove “fonti”, quali biocombustibili, idrogeno, e altri. I Paesi di tutto il mondo avevano già introdotto ambiziosi obiettivi di sostenibilità e transizione, ma la guerra in Ucraina ha ulteriormente accelerato questi sforzi e spinto molti governi occidentali a ridurre la propria dipendenza da commodity russe.

“In questo contesto”, sottolinea Alessandro Cadei, responsabile della practice Energy & utilities EMEA di Bain & Company, “l'infrastruttura di ricarica e i servizi cruciali per l'adozione dei veicoli elettrici rappresentano un’opportunità commerciale enorme e strategica. Entro il 2030, i profitti legati alla ricarica dei veicoli elettrici in Europa, Stati Uniti e Cina cresceranno in modo significativo, con i servizi di smart energy a guidare la crescita e a rappresentare circa un terzo del totale dei profitti. È importante tenere in considerazione che quello di ricarica dei veicoli elettrici è un settore complesso: le caratteristiche del mercato variano in modo significativo a seconda del Paese, del luogo di ricarica, della posizione dell'azienda nella catena del valore complessiva e del modello di business”.

I player che vogliono avere successo in questo scenario dovranno essere in grado di adottare un approccio strategico e di reagire in modo flessibile di fronte all'evoluzione dei comportamenti dei clienti e delle normative. In particolare, le realtà interessate a questo mercato devono prendere tre decisioni chiave su dove competere: l'occasione di ricarica, la parte della catena del valore e la regione. Da queste scelte dipenderà anche la selezione dei partner da cui farsi affiancare.

“Le “occasioni di ricarica” comprendono la casa, il luogo di lavoro, la destinazione o il transito. Nel breve termine, molti investimenti saranno destinati alla costruzione delle infrastrutture; per quanto riguarda la ricarica in transito, la redditività dipenderà dalla capacità di raggiungere alti tassi di utilizzo. Per vincere in questo settore, quindi, occorreranno investimenti intelligenti in una rete di stazioni di ricarica rapida (oltre 150 kW in corrente continua) comode, affidabili e in grado di offrire un'esperienza eccellente ai clienti”, prosegue Valeria Sterpos, Partner Bain & Company.

In futuro, però, il più grande bacino di profitti per la ricarica domestica e sul posto di lavoro sarà probabilmente legato ai servizi smart energy di nuova generazione, tra cui la ricarica EV vehicle-to-grid e vehicle-to-home. Questi servizi diventeranno sempre più importanti con l'aumento del volume di domanda di energia solare ed eolica: le ricariche di questa tipologia consentono alle aziende elettriche di sfruttare la capacità di stoccaggio delle batterie delle auto per bilanciare meglio la domanda e l'offerta.

Dal punto di vista della catena del valore, la crescita dei profitti nel prossimo decennio sarà forte nei tre principali segmenti della ricarica dei veicoli elettrici: hardware e installazione, servizi di ricarica e servizi di smart energy. “I partecipanti al nuovo ecosistema”, continua Cadei, “provengono da mondi diversi: case automobilistiche, operatori energetici (sia del mondo Oil&Gas che del mondo power), società di servizi, produttori di apparecchiature, aziende di software, operatori di punti di ricarica, rivenditori, fondi infrastrutturali e start-up ma anche operatori della GDO o società di gestione dei parcheggi. Ognuno di loro ha una serie di risorse e incentivi diversi e un ruolo diverso nell'ecosistema più ampio: un ottimo presupposto per avviare partnership di successo”.