(Teleborsa) - Si torna sulla Luna cinquant’anni dopo la ripartenza per la Terra di Gene Cernan, l'ultimo astronauta a lasciare il nostro satellite, con l'Apollo 17: pronta al lancio Artemis 1, la missione senza equipaggio simbolo, appunto, del ritorno alla Luna.
Il conto alla rovescia è scattato sabato 27 agosto nel Kennedy Space Center di Cape Canaveral, dove il lancio è previsto alle 14,33 italiane di oggi, 29 agosto. Ad aprire nuovamente la strada verso la Luna, in questa prima missione senza equipaggio, sarà il più grande razzo mai costruito: Space Launch System (Sls) alto 111 metri e dal diametro di 8,4, sul quale è integrata la capsula Orion.
Intanto, a causa di problemi tecnici, è stato interrotto per due volte il caricamento dell'idrogeno liquido usato come propellente insieme all'ossigeno nel lanciatore. I tecnici della Nasa hanno riscontrato una perdita di idrogeno che sembra essere localizzata nella stessa area dello stadio centrale del razzo che aveva dato problemi durante le prove generali dello scorso aprile. Dopo una prima interruzione del caricamento, i tecnici hanno provato a riprenderlo in modalità lenta, ma a quel punto è scattato un allarme per un valore di pressione troppo alto che ha indotto a un nuovo stop. Al momento il conto alla rovescia non è stato interrotto e prosegue normalmente e l'attesa cresce in tutto il mondo: è la prima tappa del programma che, dopo questa missione, ne prevede una seconda (Artemis 2) nell’orbita lunare e una terza (Artemis 3), nella quale astronauti torneranno dopo mezzo secolo a camminare sulla Luna.
Quello di oggi è un lancio che per gli Stati Uniti ha un enorme valore simbolico ed è un’occasione unica per l’Europa, che nel programma Artemis riveste un ruolo molto importante. “E’ un momento storico per l'Europa", ha scritto su Twitter il direttore generale dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa), Josef Aschbacher.
Tanta anche la tecnologia italiana sulla missione Artemis 1, grazie dalla collaborazione fra Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e l'industria. Sarà il piccolo satellite Argomoon, realizzato per l'Asi dall'azienda Argotec di Torino a rappresentare l’Italia nella missione (oltre alla partecipazione al modulo di servizio di Orion,). Sarà l'unico satellite europeo attivo nell'orbita lunare, dalla quale riprenderà le tecnologie che voleranno nella missione Artemis 1.