(Teleborsa) - Dopo una partenza sulla parità, i mercati europei si muovono in ribasso nella giornata del discorso del presidente della FED al Simposio annuale di Jackson Hole. Una settimana con mercati attendisti e l'attenzione concentrata sulle parole dei banchieri centrali americani, non va interpretato come un segnale che la maggior parte della volatilità è alle spalle, secondo gli analisti. "È improbabile che la volatilità si riduca presto e questo dovrebbe portare a delle opportunità - ha commentato Mark Dowding, CIO di BlueBay - In questo contesto, preferiamo adottare una visione paziente e attendere che si presentino opportunità più chiare e asimmetriche. La divergenza macro che stiamo osservando tra Europa e Nord America in questo momento è insolita su base storica e la parte rimanente del 2022 sembra destinata a restare tanto problematica quanto il resto dell'anno".

Intanto, gli investitori si trovano a valutare l'andamento della fiducia dei consumatori delle principali economie europee. Secondo l'Istat, la fiducia delle imprese italiane è risultata in calo per il secondo mese consecutivo ad agosto, mentre il sentiment dei consumatori è risalito sui livelli di giugno, comunque bassi.

La fiducia dei consumatori tedeschi, secondo i dati dell'istituto GfK, è scesa a un nuovo minimo storico per il terzo mese consecutivo, con la propensione al risparmio che è salita al valore più alto in più di undici anni. In Francia la fiducia dei consumatori è migliorata leggermente ad agosto.

La liquidità continua a rappresentare la forma di allocazione di risparmio preferita dagli italiani, anche se sta crescendo l'esigenza di una maggiore diversificazione verso fondi comuni e polizze assicurative, secondo quanto emerge da un'analisi del sindacato bancario FABI sul risparmio degli italiani sugli ultimi dieci anni.

Lieve aumento per l'Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,31%. Seduta in frazionale ribasso per l'oro, che lascia, per ora, sul parterre lo 0,66%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua gli scambi, con un aumento dell'1,29%, a 93,71 dollari per barile.

Sale lo spread, attestandosi a +229 punti base, con un incremento di 6 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,63%.

Tra i mercati del Vecchio Continente si muove sotto la parità Francoforte, evidenziando un decremento dello 0,37%, andamento cauto per Londra, che mostra una performance pari a +0,02%, e contrazione moderata per Parigi, che soffre un calo dello 0,38%.

Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dello 0,72% sul FTSE MIB, spezzando la catena positiva di tre consecutivi rialzi, iniziata martedì scorso; sulla stessa linea, cede alle vendite il FTSE Italia All-Share, che retrocede a 24.362 punti. Sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap, che mostra un calo dello 0,50%; come pure, variazioni negative per il FTSE Italia Star (-0,93%).

In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Telecom Italia (+1,01%) e Unipol (+0,53%).

Le più forti vendite, invece, si manifestano su Iveco, che prosegue le contrattazioni a -2,63%.

Seduta negativa per Amplifon, che scende del 2,27%.

Sensibili perdite per Recordati, in calo del 2,07%.

Soffre CNH Industrial, che evidenzia una perdita del 2,07%.

Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Alerion Clean Power (+3,88%), Datalogic (+2,75%), Saras (+2,51%) e El.En (+0,79%).

Le peggiori performance, invece, si registrano su GVS, che ottiene -3,65%.

In apnea SOL, che arretra del 2,83%.

Preda dei venditori Wiit, con un decremento dell'1,69%.

Si concentrano le vendite su Brunello Cucinelli, che soffre un calo dell'1,60%.