(Teleborsa) - Dopo il ritardo provocato dalla sospensione dell'esecuzione della deliberazione assembleare del 15 giugno, poi revocata dal Tribunale di Genova, il consiglio di amministrazione di Banca Carige ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2022. Il periodo si è chiuso con un risultato netto negativo di 221,1 milioni di euro, essenzialmente riconducibile alla registrazione nel secondo trimestre di significativi elementi non ricorrenti per complessivi 205,0 milioni di euro netti, dovuti prevalentemente alla revisione delle assunzioni valutative di talune poste contabili nonché alle conseguenze di talune scelte strategiche nell'ambito delle attività volte al graduale processo di integrazione con la Capogruppo BPER Banca.
Al netto degli elementi non ricorrenti, i sei mesi chiudono con un risultato netto negativo di 17,1 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -48 milioni di euro dei primi sei mesi 2021 (anch'esso, per omogeneità, depurato di alcune componenti non ricorrenti).
Il margine di interesse è pari a 102,3 milioni di euro (+36,8% rispetto a 74,7 milioni del primo semestre 2021) e beneficia, al suo interno, del ricalcolo degli interessi attivi sulle diverse tranches dei finanziamenti TLTRO3 per 12,3 milioni di euro (adeguamento al metodo utilizzato dalla Capogruppo, al netto del quale la performance sarebbe pari a +20,3%), mentre le commissioni nette scendono a 107,5 milioni di euro (-4,6% rispetto al dato di 112,6 milioni del primo semestre 2021) per effetto della performance negativa dei mercati finanziari nel semestre e della stima di potenziali penali.
"I risultati raggiunti nel primo semestre hanno confermato il trend di crescita di Carige nonostante un contesto geopolitico e di mercato fra i più complessi e difficili degli ultimi anni - ha commentato il direttore generale Matteo Bigarelli - La resilienza dimostrata ancora una volta dalle persone di Carige ci ha permesso di consolidare il forte posizionamento della Banca e la sua vicinanza ai territori di appartenenza, costituendo, specie nella regione di più forte radicamento come la Liguria, il punto di riferimento per famiglie e imprese".
"Il buon andamento della top-line dei ricavi e la continua attenzione al contenimento delle spese rappresentano le fondamenta su cui costruire il rilancio nell'interesse di tutti gli stakeholder della Banca - ha aggiunto - Il trend positivo potrà consolidarsi nei prossimi trimestri anche attraverso la graduale estensione dell'offerta dei prodotti e servizi del Gruppo, ferma l’attenzione al proseguimento del percorso di integrazione in BPER Banca, che è previsto completarsi entro il corrente anno".
Si conferma la qualità del portafoglio crediti acquisita nel tempo, con una incidenza del 2,6% dei crediti deteriorati netti sul totale crediti netti alla clientela (5,3% l’incidenza in termini lordi). Il coverage sui crediti deteriorati si attesta al 53,5% inclusi i write-offs, in crescita di più di 2 punti percentuali rispetto all’omologo dato di dicembre 2021.
Il CET1 Ratio fully phased è pari al 13,1% (CET1 Ratio phased-in al 14,0%) e il Total Capital Ratio fully phased al 15,6% (Total Capital Ratio phased-in al 16,4%), ampiamente superiori ai requisiti regolamentari, con RWA pari a 8,8 miliardi di euro.