(Teleborsa) - Si fermano le vendite su GSK, Sanofi e Haleon, che nelle scorse due sedute avevano sofferto consistenti ribassi a causa dei timori per cause legali riguardanti lo Zantac, farmaco che contiene ranitidina, sostanza che riduce la quantità di acido nello stomaco. Lo Zantac, distribuito da varie multinazionali, è diventato il medicinale più venduto al mondo nel 1988 e uno dei primi farmaci in assoluto a superare il miliardo di dollari di vendite annuali. Negli ultimi anni è stato ritirato da numerose autorità sanitarie per il sospetto di effetti cancerogeni.
Secondo gli analisti di Barclays, gli investitori sono spaventati dalla possibilità che questo caso si possa trasformare in qualcosa di simile a quello che ha dovuto affrontare Bayer. Il colosso farmaceutico ha dovuto sborsare miliardi per archiviare la vicenda dell'erbicida Roundup, al centro di numerose cause per danni per l'accusa di essere cancerogeno. "In quanto tale, l'apparente reazione del mercato di "vendere prima, fare domande dopo" ha un senso", hanno scritto gli analisti.
Ottima la performance di GSK, che si attesta a 1.447,6 con un aumento del 3,40%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all'insegna del toro con resistenza vista a quota 1.474,1 e successiva a 1.529,9. Supporto a 1.418,3.
Buona la performance di Sanofi, che si attesta a 85,74 con un aumento dell'1,17%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all'insegna del toro con resistenza vista a quota 87,53 e successiva a 91,18. Supporto a 83,88.
Si muove al rialzo Haleon, che si attesta a 269,6, con un aumento dell'1,45%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 273,2 e successiva a 282,2. Supporto a 264,1.
GSK, Sanofi e Haleon, si fermano le vendite per il caso Zantac
12 agosto 2022 - 13.39